Si chiama Svetlana Alexievich, ha 67 anni ed è bielorussia e oggi ha avuto una lieta novella: è diventa il nuovo Premio Nobel 2015 per la Letteratura, confermando i molti pronostici favorevoli su di lei nella vigilia di questo grande riconoscimento internazionale per la cultura. Le motivazioni del Nobel sono state annunciate subito a Stoccolma, un attimo dopo l’annuncio promosso dall’Accademia reale svedese delle scienze: «per la sua opera polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio del nostro tempo». Ma chi è questo interessante personaggio del mondo della cultura internazionale di cui tutti parlano in queste ore? Lo si può intuire dalle sue prime parole da neo Premio Nobel 2015 quando afferma che «non mi piace questo 84% dei russi che incita ad uccidere gli ucraini, mi piace il mondo russo della letteratura e della scienza ma non rispetto il mondo russo di Putin e di Stalin», il tutto a margine della sua prima conferenza stampa a Minsk proprio come neo Nobel alla letteratura mondiale. Il suo struggimento per i dolore del suo popolo e in generale di tutto il mondo attorno alla Russia è comprensibile dal ringraziamento che ha appena fatto trapelare la stessa Alexievich dopo la conferenza, dicendo «grazie Svezia che capisce il dolore russo». In tutto il secondo dopoguerra la scrittrice e giornalista bielorussa ha voluto raccontare, sfidando in prima persona, gli orrori e le contraddizioni del regime sovietico continuando poi anche dopo la caduta del Muro che secondo lei (e non solo) non ha messo fine per niente al dolore e alle sofferenze di quei popolo che rimangono ancora sotto l’egida di regimi solo fintamente democratici. Anche in Italia ha poi pubblicato il libro dedicato alle vittime della tragedia nucleare in Ucraina, dal titolo “Preghiera per Cernobyl”, il suo libro più famoso che è stato premiato con l’US National Book Critics Circle Awards. Ma ha pubblicato anche “Ragazzi di Zinco” sui reduci di guerra in Afghanistan e rimane famosa in tutto il mondo, fino al Nobel di oggi, per la sua opera omnia contro gli orrori del comunismo, con “La vita in Russia dopo il crollo del comunismo”. Una donna contro il potere, una donna contro i regimi: per questo soprattutto è stata premiata in Svezia con il Premio Nobel 2015, quello più importante di tutti.



Era da molti data come la favorita, ma non è certo questo il motivo per cui Svetlana Alexievich ha vinto il Premio Nobel 2015 per la Letteratura: grande autrice e saggista oltre che giornalista bielorussa, simbolo della lotta all’ideologia e regime sovietico e post sovietico nella sua ormai terra lontana terra (è costretta esule per motivi politici), la Bielorussia dell’attuale presidente Lukasenko. Un simbolo, una speranza di libertà contro il totalitarismo, sembrano frasi vuote ma sono invece imperniate nella vita, questa si incontestabilmente carnale, della giornalista fresca Nobel per la Letteratura 2015. “Fantastic”, ha gridato la Alexievich secondo le parole offerte al pubblico dal Segretario permanente dell’Accademia reale svedese delle scienze che ha deciso e come sempre annunciato il premio internazionale. Sara Danius (prima donna a ricoprire questo ruolo) ha raccontato alla stampa globale qualche minuto fa che la vincitrice era entusiasta e commossa per il premio. Parole importanti quelle del commento della stessa Danius al premio, riportate nel tweet di poco fa: «non è per una storia di fatti, ma per una storia di emozioni che sta accadendo tutto ciò», sottolineando la grande capacità comunicativa e umana di questa autrice che perciò ha meritato il premio per una vita passata a combattere a suo modo per la libertà. Ecco il video dell’annuncio del Nobel 2015 per la Letteratura.



Vincono prima di tutto i bookmakers  perché il Premio Nobel 2015 per la Letteratura va a Svetlana Alexievich, giornalista e scrittrice bielorussa che era data da molti come la favorita numero uno. Figura di spicco del mondo russo-asiatico, Alexievich con il suo lavoro a metà tra ricerca giornalistica e prosa letteraria, è riuscita a raccontare i principali eventi dell’Unione Sovietica con annessi influssi ancora oggi nelle semi democrazie che ancora nascondono forti elementi dittatoriali. Esattamente come nella sua nazione, la Bielorussia, che infatti l’ha accusata di collaborare con la CIA costringendola a lasciare il Paese anni fa. Dopo il regime di Lukashenko, raccontato dalla freschissima vincitrice del Premio Nobel 2015, ha pubblicato famose opere su Cernobyl e ha voluto raccontare con l’opera omnia la caduta del comunismo in “La vita in Russia dopo il crollo del comunismo”. Ha 67 anni ed è la quattordicesima vincitrice donna di questo ambito premio ed ecco le motivazioni lette dall’Accademia reale svedese delle scienze pochissimi istanti fa: vince Svetlana Alexievich per la sua scrittura polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio dei nostri tempi (clicca qui per vedere le motivazioni ufficiali).



Il Premio Nobel 2015 per la Letteratura sta per essere assegnato, a breve infatti l’Accademia reale svedese delle scienze dopo una scelta vagliata per moli mesi, pronuncerà il nome del vincitore del prestigioso premio in ambito culturale e letterario, il più ambito al mondo. All’una ci sarà l’annuncio che vedremo in diretta streaming dalla sala che in questa foto appena twittata dall’account ufficiale del Premio Nobel si scorge dietro all’uscio. Situata all’interno dell’Accademia svedese, sede prestigiosa e centro della cultura mondiale, la sala ospiterà l’annuncio dalle parole della Segretaria permanente dell’Accademia, ovvero Sara Danius che è la prima donna nella storia che ricopre quest’importante carica (clicca qui per vedere la foto). Ricordiamo che le motivazioni delle nominations che porteranno al vincitore tra pochi minuti dai membri di committenza della Letterattura saranno resi segreti per 50 anni, come da tradizione, mentre ovviamente la motivazione del vincitore verrà letta assieme al nome del neo Premio Nobel 2015 per la Letteratura.

Circa un’ora, l’attesa sale e poi sapremo chi sarà il vincitore del Premio Nobel 2015 per la Letteratura: come ogni anno la domanda, un po’ campanilistica lo ammettiamo, è se il vincitore possa essere un nostro compatriota. Ma nella storia del Nobel quante volte è successo? Ecco, non moltissimo anche se la nostra letteratura e prosa resta forse una delle migliori al mondo. Sono 6 gli italiani che hanno conquistato questo prestigioso premio che anche oggi verrà assegnato (a breve in diretta streaming presso l’Accademia reale svedese delle scienze): l’ultimo in termini di tempo è stato Dario Fo, grazie ai suoi “sberleffi” al potere forte, e con il suo celebre “Mistero Buffo”. Ma il primo chi fu? Il grandissimo Giosuè Carducci che “piovigginando sale” è riuscito ad ottenere il Premio Nobel nel 1906, alla sua quinta edizione. A seguirlo è stata una donna, l’unica dei 6 italiani vincitori: fu Grazia Deledda nel 1926 che vinse per la sua ispirazione idealistica «scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita e degli umani problemi». Nel 1934 fu invece il mitico Luigi Pirandello a trionfare, grazie alla sua grande arte drammatica teatrale, mentre nel 1959 vinse Salvatore Quasimodo per la sua poetica lirica per la rappresentazione delle «tragiche esperienze della vita dei nostri tempi». Il penultimo prima di Fo a vincere il Nobel fu il geniale Eugenio Montale grazie alla sua poetica di grande sensibilità artistica, con «una visione della vita priva di illusioni» la motivazione del premio. E in questo 2015 arriverà il settimo? A breve lo scopriremo:

Manca davvero poco al grande annuncio, a breve l’Accademia reale svedese delle scienze pronuncerà il nome del vincitore del Premio Nobel 2015 per la Letteratura, una delle categorie più affascinante e ogni anno sempre più imprevedibile come risultato finale. Tanto che risulta molto difficile avere in mente una vera rosa di nomi che potrebbero essere inseriti in quei 198 candidati che qualche mese hanno ricevuto la segretissima lettera dall’Accademia discendente del grande Alfred Nobel. Due nomi su tutti ogni anno da circa un lustro risultano tra i papabili ma mai riescono ad ottenere il premio che può valere una carriere: sono l’americano Philip Roth e il giapponese Haruki Murakami. Romanzi famosissimi e di un livello molto alto, da “Addio, Columbus e cinque racconti” oppure Teatro di Sabbath, per andare verso “Norwegian Wood” o “Kafka sulla spiaggia” di Murakami, che eppure non hanno mai ottenuto il riconoscimento forse meritato. Ma questo è il Nobel, non lo prevedi e spesso è un’occasione per conoscere una eccellenza che non si pensava esistesse, come il premio dell’anno scorso che andò al non molto conosciuto francese Patrick Modiano. Molto quotata sembra anche una giornalista bielorussa di grande qualità come Svetlana Alexievich che ha raccontato i principali eventi dell’Unione Sovietica nel secondo dopoguerra e costretta a lasciare il suo Paese perché accusata dal regime di Lukashenko di collaborare con la CIA: i suoi libri più celebri, “Preghiera per Cernobyl’” o “Ragazzi di zinco” per non parlare de “La vita in Russia dopo il crollo del comunismo” dove racconta una serie sconfinata di testimonianze dall’ursa. Insomma, non ci resta che aspettare qualche minuto e scopriremo se come sempre i più quotati vengono disattesi o se invece questo 8 ottobre 2015 verrà ricordato per la vittoria di una tra i nomi sopracitati.

Ci siamo, forse uno dei momenti più attesi nell’ambito della cultura mondiale: viene consegnato oggi il Premio Nobel 2015 per la Letteratura, con il quarto giorno di premiazioni del vincitore in Svezia presso la prestigiosa Accademia reale svedese delle scienze che ogni anno si riunisce e dopo un’attenta valutazione sulla rosa dei nomi assegna l’ambitissimo premio. A Stoccolma tra poche ore andrà in scena l’annuncio del vincitore del premio Nobel per la Letteratura, ovvero il primo nell’ambito umanistico dopo tre giorni di premiazioni nel campo delle materie scientifiche (medicina, fisica e chimica): alle 11.45 circa il collegamento in diretta mondiale annuncerà il meritevole del Nobel più affascinante per quest’anno 2015.

Il premio Nobel per la Letteratura è stato previsto, esattamente come gli altri settori, dal testamento di Alfred Nobel del 1985 con queste precise parole «nel campo della letteratura mondiale che si sia maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale». È stato assegnato per la prima volta nel 1901 (andò al francese Sully Prudhomme) e solo in due occasioni non è stato ritirato, nel 1958 da Boris Pasternak (costretto per motivi di pressione ideologica nella patria sovietica) e nel 1964 da Jean Paul Sartre (per motivi personali, non voleva essere assimilato al conformismo culturale che andava lui stesso combattendo). Il premio consiste a livello pratico in un compenso sostanzioso economico – 8 milioni di corone svedesi, circa 800mila euro – una medaglia d’oro con l’effigie di Alfred Nobel e un diploma personalizzato con inscritti i motivi per il quale il premio è andato in consegna proprio a tale autore o poeta. Grandissimi geni della cultura mondiale si sono succeduti nel ricevere il Nobel per la Letteratura e ogni anno l’attesa per scoprire chi viene ritenuto tale di poter entrare in questo novero incredibile di personalità che hanno fatto la storia reale della cultura umana dell’ultimo secolo. Nell’attesa che a breve l’Accademia di Stoccolma si pronunci sul nome del vincitore, ricordiamo che come per le altre premiazioni verrà trasmesso in diretta mondiale live su internet, ovvero in streaming video per poter permettere a tutti di poter godersi l’annuncio ambito e le conseguenti motivazioni del Premio Nobel 2015 per la Medicina. Nello specifico sono due le possibilità per chi decide qui in Italia di connettersi telematicamente con Stoccolma: recarsi sul sito ufficiale della competizione (Nobelprize.org), oppure seguire con direttamente l’evento grazie al video sul canale ufficiale Youtube del Premio Nobel che vi offriamo qui sotto in maniera rapida.