Topazia Alliata di Villafranca è nata a Palermo il 5 settembre del 1913, da un’antichissima famiglia siciliana. Questo il profilo della madre di Dacia Maraini che purtroppo è morta due giorni fa dopo una comunque lunghissima vita, passata con 102 anni di età davvero invidiabili. Suo padre, il principe Enrico Alliata di Villafranca, duca di Salaparuta, fu l’ultimo signore delle famose cantine di Casteldaccia, e proprietario dei vini Corvo. La madre era l’aristocratica Sonia Maria Amelia de Ortuzar Ovalle de Olivarez, figlia di un diplomatico cileno. Nata e cresciuta a Parigi, fu una promettente cantante lirica, allieva di Enrico Caruso.Topazia, dunque, cresce in un ambiente familiare ricco e prestigioso, presso quella che allora era una delle più grandi famiglie dell’aristocrazia siciliana. Nonostante ciò non si lascia influenzare dalla famiglia e decide di percorrere una strada del tutto diversa. Giovanissima aderisce ad un movimento pittorico d’avanguardia ed espone quadri, non senza dare scandalo alla buona società palermitana dell’epoca. Gli studi artistici la portano a conoscere un gruppo di giovani che sarebbero poi diventati personaggi famosi come Renato Guttuso, Giovanni Rosone, Elena Pirrone, Lia Pasqualino Noto e Giovanni Barbera. Guttuso ed un altro collega, Michele Dixitdomino, hanno ritratto Topazia scegliendola come modella. Con Guttuso l’amicizia proseguì fino alla morte del pittore.



Morta a 102 anni la grande Topazia Alliata, una delle donne protagoniste della cultura e società del Novecentro italiano, artista e grande scrittrice nonché madre di Dacia Maraini. Una donna coraggiosa ma soprattuto dotata di un’intelligenza e una inventiva che in molti hanno definito cosmopolita anche per la diffusione delle sue opere nei vari campi dove si è cimentata. Donna di grande fascino e di straordinaria bellezza, Topazia Alliata, ebbe molti ammiratori, tra cui il pittore Renato Guttuso. Durante i viaggi intrapresi con la madre prima di sposarsi, Topazia ebbe l’occasione di incontrare personaggi come Picasso, Picabia e Modigliani con cui creò rapporti intellettuali. Recentemente, nel 2014, la scrittrice e pittrice ha firmato per Rizzoli il libro fotografico “Love holidays” / quaderni d’amore e di viaggi”, in cui sono presenti racconti e ricordi del suo passato da intellettuale cosmopolita, corredati da splendide immagini.

Una storia incredibile quella di Topazia Alliata che anche in fatto di conquiste sentimentali non era certo seconda alle grandi dive del passato: malgrado il fatto fosse stata promessa dalla famiglia ad un nobile quanto ricco britannico, Topazia decide di venire meno all’accordo, sposando l’antropologo Fosco Maraini. I due convolano a nozze a Firenze, nel 1935. A quel tempo lo scienziato era assolutamente sconosciuto, ma ben presto divenne uno dei maggiori studiosi del Novecento. Dal loro matrimonio nacquero tre figlie: Dacia, Toni e Yuki. Dopo il matrimonio, Topazia ed il marito si trasferiscono in Giappone per questioni lavorative. Proprio in territorio nipponico, l’intera famiglia viene internata in un campo di concentramento, per questioni politiche. All’indomani dell’8 settembre del 1943, infatti, poiché Topazia ed il marito si rifiutano di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e di giurare fedeltà al regime mussoliniano vengono deportati in un campo insieme ai figli. Nel dopoguerra, tornata in Italia, Topazia si dedica alla sua grande passione: la pittura. Nel 1959 fonda a Trastevere la “Galleria Topazia Alliata”. e fonda anche il marchio “Colomba platino”, tutt’ora prodotto.

A 102 anni è morta la madre di Dacia Maraini, ovvero Topazia Alliata: giornalista, scrittrice e sopratutto pittrice, è stata un personaggio molto particolare e protagonista nel secondo dopo guerra. Di famiglia antichissima siciliana – suo padre fu l’ultimo proprietario delle famose cantine di Casteldaccia, dei vini Corvo – Topazia è stata l’artefice e inventrice nel dopoguerra del marchio Colomba platino, un vino di altissima qualità, e di numerose altre particolarità. Topazia Alliata è morta alle 18.40 di lunedì 23 novembre alle 18.40 nella sua casa di Roma, circondata dall’affetto della famiglia, compresa la figlia famosissima scrittrice e saggista italiana. I funerali si sono svolti questa mattina alle 11 nella basilica di Santa Maria del Popolo in Piazza del Popolo nella Capitale, ma ci sarà anche un breve commiato nella sala del Comune per la sua grande importanza nel panorama artistico-culturale del nostro Paese. Tra le ultime sue opere, ricordiamo nel 2014 la sua firma per Rizzoli del libro fotografico di memorie “Love holidays, quaderni d’amore e di viaggi” con tutti i ricordi del suo passato con una carrellata eccezionale di immagini esclusive. Un viaggio nel Novecento per una persona, Topazia, che l’ha attraversato nella sua interezza: il suo corpo verrà sepolto al cimitero di Casteldaccia fin da questo pomeriggio.