Un’asta molto particolare quella battuta a Torino in giornata: venduto per 100mila € il Premio nobel di Salvatore Quasimodo, il grande scrittore e poeta italiano che vinse il premio per la letteratura nel 1959. Battuto all’asta presso casa Bolaffi oggi con una partenza di base 50 mila €: ad aggiudicarsi la prestigiosa medaglia è stato un acquirente di Firenze appassionato di numismatica che colleziona medaglie da quando aveva 12 anni. «L’ho comprato per lavoro, ma il lavoro è la mia passione sin da bambino: non avrei comunque rilanciato, sono stato fortunato», afferma il vincitore dell’asta torinese di oggi. La scelta di mettere all’asta il premio Nobel del padre è arrivata dal figlio Alessandro Quasimodo che ha allontanato ogni voce su presunti problemi economici, anche perché ci sono «oggetti che affettivamente valgono ancora di più del Nobel». Pesante invece l’affondo sempre del figlio del grande scrittore, quando afferma, riportato da Repubblica, che «il giorno della premiazione a Stoccolma mi padre andò con un’altra persona, non portando né mia madre né me. Ho perdonato tante cose a mio padre ma questo gesto no». Chissà se alla base della scelta vi entra anche questa polemica in famiglia Quasimodo, resta comunque la decisione ufficiale per cui la vendita della medaglia avviene per «un gesto d’altruismo e spero che possano intervenire all’asta le istituzioni perché il Nobel possa essere fruito pubblicamente», conclude Alessandro Quasimodo. Essendo sottoposto a procedura di interesse culturale da parte del ministero, l a medaglia non potrà uscire dall’Italia.



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