Due anni fa, i giurati del Premio Acqui Ambiente — che si svolge ogni due anni — sobbalzarono quando si trovarono sul tavolo, assieme ad altre decine di concorrenti, un libro dal titolo Per un’ecologia dell’uomo, scritto nientemeno che da Joseph Ratzinger, ovvero Papa Benedetto XVI, divenuto da poco Papa emerito a seguito delle sue dimissioni. 



Il libro era davvero eccezionale: una straordinaria raccolta di scritti, interventi, lettere, conferenze svolti dal dimissionario Pontefice in molti anni del suo mandato, contenenti l’esortazione a salvaguardare la natura e l’ambiente. L’ecologia è stata sempre un argomento molto sentito da Joseph Ratzinger, che non ha mai mancato di esortare i credenti a resistere ai richiami del consumismo. Ovviamente, il libro di Papa Benedetto ebbe un meritato riconoscimento. L’evento non fece che aumentare il prestigio di questo Premio, giunto quest’anno alla sua decima edizione.



Nato nel 1997, prese lo spunto dalla pluriennale lotta degli abitanti della valle Bormida per il diritto ad un ambiente salubre, pulito, sano e culturalmente stimolante. Bandita nell’ottobre scorso, questa decima edizione del Premio ha catturato l’attenzione di autori ed editori che hanno candidato molte opere. Una manifestazione scientifico-ambientale e geografico-culturale che invita alla riflessione su problematiche sempre più attuali e non di rado dai risvolti drammatici, come dimostrano i casi dell’amianto e dell’Ilva.

Concorrono al premio libri di autori italiani e stranieri dedicati alla tutela del territorio, della montagna, del mare, della fauna, della flora, dell’identità culturale e storica e delle eccellenze enogastronomiche, pubblicati negli anni 2013, 2014 e 2015. E’ poi previsto il premio Ken Saro Wiwa (assegnato due anni fa a Papa Ratzinger), riconoscimento speciale ad un personaggio che si sia particolarmente distinto nel campo della tutela dell’ambiente, o alla realizzazione di opere di naturalizzazione, riqualificazione e promozione ambientale.



Il Premio prevede inoltre la proclamazione del Testimone dell’Ambiente: questo prestigioso riconoscimento, istituito nel 2010 da un’idea ed un progetto di Carlo Sburlati, responsabile esecutivo dei Premi internazionali Acqui Storia e Acqui Ambiente, vuole sottolineare il merito di personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, delle scienze che abbiano dato un contributo significativo nel campo dello studio di tematiche ecologiche, sottolineando l’importanza della tutela dell’ambiente nelle sue varie forme e avvalendosi delle molteplici possibilità offerte dagli attuali mezzi di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica. 

La premiazione della decima edizione avverrà nel corso della cerimonia conclusiva che si svolgerà ad Acqui Terme nel mese di giugno 2015 a Villa Ottolenghi, una location che esalta la naturale bellezza paesaggistica delle colline acquesi e l’arte che vi si respira e che ha ospitato note personalità insignite, nelle edizioni passate, del prestigioso Premio: da Folco Quilici a Vittorio Sgarbi, da Elisa Isoardi a Alberto II di Monaco. 

La cerimonia di premiazione avrà luogo in concomitanza con l’Expo 2015, l’Esposizione Universale che si terrà a Milano tra il 1° maggio e il 31 ottobre, il cui tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” vuole includere tutto ciò che riguarda l’alimentazione, dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo a quello dell’educazione alimentare. Il principio ispiratore del Premio Acqui Ambiente, il diritto ad un ambiente sano, si presenta come base e fondamento a quello che sarà l’asse principale dell’Expo 2015: il diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra.