Anche quest’anno è ufficialmente cominciato il mese del Ramadan, periodo sacro per i religiosi musulmani. Questa sentitissima ricorrenza islamica cade, secondo il calendario musulmano, nel nono mese dell’anno e può durare 29 o 30 giorni. Quest’anno l’inizio è coinciso con la data del 18 giugno e durerà 29 giorni. Questo periodo è considerato sacro per chi ne professa la fede e l’osservanza del digiuno diurno (dall’alba al tramonto bisogna astenersi dal bere e dal mangiare), durante questo lasso di tempo, rappresenta il quarto dei cinque pilastri dell’Islam a cui il fedele deve obbligatoriamente prestare rispetto, pena la decadenza della condizione di credente. Per rendere l’idea della sacralità della ricorrenza, basterebbe ricordare che in alcuni paesi, dove vige la Shari’ah, l’inottemperanza del digiuno viene perseguita penalmente. Tuttavia, sono previste alcune eccezioni: gli anziani, le donne in gravidanza, i bambini, i viaggiotori e generalmente chi potrebbe andare incontro a problemi di salute, sono esentati dalla pratica del digiunare. Oltre all’astensione dal mangiare e dal bere, il fedele dovrà prodigarsi nella carità e nella preghiera che rappresentano altri due importanti pilastri dell’Islam. Per chi dovesse contravvenire a queste regole può comunque rimediare pentendosi e facendo atti caritatevoli mentre per chi contravviene involontariamente a queste osservanze non è prevista alcuna forma di penitenza. Il Ramadan viene considerato un mese di purificazione in cui il musulmano può riavvicinarsi maggiormente ad Allah, per molti versi può ricordare la Quaresima della religione ebraica e cristiana. In tutto il mondo sono stimati in più di un miliardo gli osservanti del Ramadan che in arabo significa ‘mese torrido’ e, secondo la religione, sarebbe proprio in questo mese che il profeta Maometto ricevette da Allah le sacre scritture del Corano.