Che gli ultimi mesi, se non anni, negli Stati Uniti e nel mondo intero sono stati tumultuosi, sarebbe dire poco. Tuttavia con tutti i media che ci ritroviamo, I tuttologi ed i sapientoni che ci predicano 24 ore al giorno si potrebbe pensare che capire quel che sta succedendo sia più facile.
Come stile mio, cerco sempre di lasciare spazio ai punti di vista della destra e della sinistra, alla ricerca di un modo ragionevole di presentare le cose. Sebbene occasionalmente qualche giornalista sembri impegnarsi a trovare un approccio agli eventi correnti che sia meno ideologico e più originale, nell’insieme anche i migliori non riescono a sfuggire alla forza di gravità di quello che è diventato un panorama politico estremamente polarizzato.
E’ un po’ ironico che impieghi del mio tempo alla ricerca degli articoli che Maniscalco scrive in italiano per una platea italiana, e che li getti dentro “Google Translate” per ricavare una comprensione parziale delle sue riflessioni culturali, sociali e politiche. Perché vedete, io e Mr. Maniscalco, o “Riro”, siamo amici da tanti anni, e in questi anni ho imparato a cercare i suoi punti di vista rispetto a quel che andava accadendo.
Mi sono reso conto che sia iI suoi contenuti che lo stile rappresentano sempre la sintesi di una “mossa originale” su ogni argomento, mossa che mi costringe, mi sfida  a pensare “outside the box”, come diciamo negli Stati Uniti, fuori dagli schemi. Penso anche che il fatto di essere un italiano che è anche cittadino americano lo costringa ad andare a pescare al fondo della sua umanità per connettere ciò che sperimenta qui al suo paese d’origine, in una maniera assolutamente unica. Per lui questo è un lavoro di bisogno ed amore, ed è questo che ci dà. A volte potrà essere critico verso la sua terra adottiva, ma mai al modo di un estraneo. In qualunque articolo ed in qualunque fatto il grande orizzonte della “Terra dei Liberi” è abbracciato. Critica, giudizio ed opinioni potranno essere forti a volte, ma mai ciniche.
In conclusione, anche se Google non è certamente capace di tradurre la poeticità delle sue parole, percepisco l’energia di un giornalista/artista che non smette di cercare nel mezzo di quel che potrebbe sembrare un tempo di devastazione, perché il cuore di questo meraviglioso paese, suo e mio, non rinunci mai alla sua anima.
Perciò, se sentite il bisogno di comprendere più profondamente e mettere in prospettiva i “segni dei tempi”, vi raccomando caldamente di trovarvi un po’ di tempo per leggere questo libro cosi pieno di impatto. Magari anche traducendolo con Google.




Maurizio “Riro” Maniscalco, God bless America. Un diario a stelle e strisce, prefazione di Giorgio Vittadini, Sef 2016.

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