E’ tempo di premi Nobel, questo. Oggi è stato assegnato quello per l’economia allo statunitense Richard Thaler che ha rivoluzionato il modo di approcciarsi alla vita con la sua famosa teoria del pungolo, o della spinta gentile. L’uomo, che insegna all’Università di Chicago, è stato insignito del premio più ambito grazie alla sua famosa teoria, espressa attraverso un noto libro diventato un vero e proprio cult negli Stati Uniti d’America. Il libro in questione si chiama ‘Nudge, la spinta gentile’ e si pone l’obiettivo di spiegare il modo in cui le autorità possano influenzare in maniera positiva la vita delle persone, spingendole (in modo gentile, s’intende) a compiere le azioni giuste e a evitare di fallire gli obiettivi. Attenzione, però: nulla deve avvenire in modo forzato o eccessivamente autoritario. L’influenza da parte delle istituzoni deve accadere in modi assai delicati e soft, senza imporre niente ai propri cittadini. Agendo così il risultato sarà un miglioramento della vita delle persone con conseguente raggiungimento di tutti i target che si erano preposti.
L’ESEMPIO DELLA MOSCA
Per rendere concreto il concetto, Richard Thaler soleva rifarsi a un esempio piuttosto prosaico: quello degli orinatoi di Amsterdam. Un accostamento alquanto azzardato e sicuramente ‘basso’ quello del noto economista, che però rende bene l’idea al riguardo e fa comprendere quale sia il significato più recondito del libro ‘Nudge, la spinta gentile’. Thaler ricordava che in alcuni orinatoi di Amsterdam erano state disegnate delle mosche finte e che, proprio per questo, la percentuale di urina caduta a terra era diminuita di addirittura l’80%. Questo perché, secondo Thaler, gli esseri umani devono vivere avendo sempre ben in mente un obiettivo, sia nelle piccole cose (vedi orinatoio di Amsterdam), che nelle grandi. L’insegnamento è che l’uomo è portato a compiere ‘molti errori’ e a ‘fallire in diversi campi’ (familiare, economico-finanziario, lavorativo, etc.) se non è adeguatamente stimolato e pungolato (è proprio il caso di dirlo) nel compiere azioni positive e qualitativamente migliorative. Questo è il vero e proprio succo di ‘Nudge, la spinta gentile’: aiutare le persone ad elevare la propia vita tramite l’azione delle istituzioni.
UN GRANDE ECONOMISTA
Il Premio Nobel, si sa, ha la grande caratteristica di accendere i riflettori su personaggi che, anche se meritevoli di ogni attenzione, non sono conosciuti al grande pubbico. Uno di questi è certamente il settantaduenne Richard Thaler, balzato all’onore delle cronache per il riconoscimento raggiunto nel settore Economia. Lo statunitense, però, ha alle spalle una grande carriera, degna di rispetto e che merita di essere ripercorsa, almeno a grandi linee. Innanzitutto come scrittore: dal 1992 Thaler produce libri anche se è evidente che quello realmente destinato ad avere successo è solo quello scritto assieme a Cass Sunstein ed è il già citato Nudge, in cui si concretizza la famosa teoria del pungolo. Il suo obiettivo è sempre stato puntato sul comportamento finanziario visto che, ben prima del famoso libro, aveva uno spazio regolare sul Journal Economic Perspectives dal titolo ‘Anomalies’. Insomma, Richard Thaler era una personalità anche anteriormente al famoso premio appena assegnatogli; questo è, quindi, soltanto la ciliegina sulla torta per una grande carriera spesa per il sostegno degli altri.