La vendita per 450 milioni di euro del Salvador Mundi di Leonardo Da Vinci all’asta rappresenta senz’altro una notizia destinata a far scalpore, ma anche a scatenare importanti polemiche. In molti fra gli esperti d’arte e fra i frequentatori dell’ambiente vedono l’operazione come meramente legata a marketing e alla necessità di muovere capitali enormi attorno alle opere d’arte. In molti riferiscono come sia insolito che un’opera di Leonardo Da Vinci sia stata bandita all’asta e venduta con metodi legati più strettamente all’arte contemporanea. Una mescolanza di generi che ha generato un affare enorme, ma che i “mercanti d’arme” sanno bene che non si sarebbe potuto ottenere in un’asta di antico. Gli specialisti sono convinti di questo e stanno provando ad indagare su quella che è stata la genesi dell’operazione, che ha stabilito un nuovo record assoluto nelle vendite d’arte. (agg. di Fabio Belli)



LA TELA BATTE PICASSO, KLIMT E MUNCH

Il Salvator Mundi di Leonardo si guadagna ufficialmente il titolo di opera più costosa di sempre, entrando di diritto nella storia delle aste mondiali. Prima della scorsa notte, a detenere il record era il dipinto Interchange del 1955 di Willem De Kooning, venduta a 300 milioni di dollari. Ma quali sono le 10 tele da record – Salvator Mundi a parte – entrate nella storia? Il quadro di De Kooning, come rivela Agi.it, fu venduto a Chicago nell’ambito di una transazione privata. Inizialmente venduto nel 1955 ad un architetto di Filadelfia che la pagò 4000 dollari (oggi pari a 16 mila dollari), fu rivenduto altre due volte prima del 2015. Al secondo posto troviamo Nafea Faa ipoipo? di Paul Gauguin acquistato per la cifra di 300 milioni di dollari da un consorzio di musei del Qatar. Donne di Algeri di Picasso fu battuto all’asta per 179,4 milioni di dollari nel maggio 2015, acquistata da un anonimo dopo 11 minuti. C’è poi il Nudo sdraiato di Amedeo Modigliani, acquistato all’asta da un magnate cinese per 170,4 milioni di dollari, contro i 162,4 milioni di dollari della Donna malata di Willem de Kooning. Nella top ten rientra a pieno diritto anche il celebre L’Urlo di Munch, venduto all’asta nel 2012 per 120 milioni di dollari dopo 12 minuti ad un acquirente rimasto anonimo e Adele Bloch Bauer di Klimt venduta per 158,4 milioni di dollari a Maria Altmann, ultima erede della famiglia Bloch-Baue. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



L’OPERA D’ARTE PIÙ COSTOSA DELLA STORIA

Salvator Mundi è la più costosa opera d’arte di sempre: il quadro raffigurante Gesù Cristo dipinto da Leonardo da Vinci è stato venduto all’asta per 450 milioni di dollari, commissioni incluse. L’asta del dipinto realizzato intorno al 1500 per Luigi XII di Francia è stata organizzata ieri a New York da Christie’s, una delle più grandi case d’asta al mondo. In vista dell’evento era stata messa in piedi un’imponente campagna di marketing, affidata per la prima volta ad un’agenzia pubblicitaria. Si pensava che Salvator Mundi, l’ultimo quadro di Leonardo posseduto ancora da un privato, sarebbe stato venduto per circa 100 milioni di dollari, ma le offerte sembravano non fermarsi mai ieri. Lo ha fatto sapere il New York Times, raccontando che l’asta è durata 19 minuti ed è stata caratterizzata da rilanci anche di diverse decine di milioni di dollari. L’ultima offerta, quella vincente, è arrivata da Alex Rotter, un dirigente di Christie’s che rappresentava un compratore la cui identità è rimasta anonima.



SALVATOR MUNDI VENDUTO A 450 MILIONI, MA È DI LEONARDO?

La storia di Salvator Mundi è molto complicata: per moltissimo tempo si pensava che il quadro di Leonardo da Vinci era andato perso, ma nei primi anni Duemila è stato ritrovato e venduto una prima volta per meno di diecimila dollari. Restaurato e autenticato, è stato comprato e venduto più volte per prezzi sempre più alti. A Christie’s è stato dato da Dmitry Rybolovlev, ricco imprenditore e collezionista russo che lo aveva comprato a sua volta da un commerciante d’arte francese Yves Bouvier in un affare da un miliardo di dollari per 38 opere d’arte. All’epoca il prezzo era stimato in 127 milioni di dollari. La somma enorme a cui è stato venduto ieri e la campagna pubblicitaria che ha preceduto l’asta hanno attirato diverse critiche, anche perché non tutti sono convinti che il Salvator Mundi sia autentico. Jacques Franck, storico dell’arte ed esperto di Leonardo, ha dichiarato al New York Times che al massimo potrebbe essere stato dipinto da un assistente di Leonardo, con qualche suo piccolo contributo. Inoltre, il quadro risulta danneggiato e quindi per alcuni il prezzo è legato all’attesa che Christie’s è riuscita a creare più che al valore in sé dell’opera. Peraltro non è solito vendere un quadro così antico nel circuito delle opere contemporanee.