Sabato 25 febbraio, a partire dalle 10.30, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ospiterà, nella Cripta dell’Aula Magna, “L’attore tragico”, un convegno con il sottotitolo: “Parole e azioni in onore di Fernando Balestra”. Con la presentazione di Elisabetta Matelli, professore ordinario di letteratura greca, grande esperta di messa in scena del teatro antico con l’Associazione Kerkìs, e con l’intervento di Flora e Francesca Balestra, e di Giorgio Ieranò e Laura Piazza, la giornata trascorrerà all’insegna della commemorazione di Balestra, sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (Inda) di Siracusa dal 2005 al 2012, scomparso il 2 giugno 2016. 



Il programma della giornata, molto ricco, riflette l’impegno di una molteplicità di enti e di istituzioni: l’Università Cattolica, il Laboratorio Dionysos; l’Associazione DRAMAlab, con il patrocinio dell’Università di Trento, di Kerkìs-Teatro antico in scena; il Centro di Cultura e iniziativa teatrale “Mario Apollonio”; l’Associazione Amici dell’Inda – Siracusa e la Quasi Anonima Produzioni (Messina). 



Fernando Balestra fu una figura poliedrica, il cui eclettismo è stato naturale riflesso delle molteplici competenze necessarie a chi si propone di valorizzare il teatro antico, uno degli ambiti privilegiati attraverso i quali il mondo classico continua a parlarci. Balestra fu autore, manager e pedagogo teatrale: per ricordare la sua attività, condotta sul duplice binario del management culturale e della formazione dei giovani, nel corso della giornata si alterneranno varie tipologie di interventi: una tavola rotonda, interventi di studiosi e di protagonisti della scena teatrale italiana, e momenti performativi. 



La tavola rotonda prevista per le ore 11.30, “I fuochi di Prometeo”, sarà moderata da Laura Piazza (presidentessa dell’associazione DRAMAlab) mentre nel pomeriggio l’Aula Bontadini, ricca di storia e memorie archeologiche, ospiterà una serie di interventi sull’argomento “L’attore tragico sulla scena antica e contemporanea”. Sotto la presidenza di Giuseppe Zanetto (Università degli Studi di Milano) interverranno Andrea Rodighiero (Università di Verona) sul tema Come parla un attore tragico?; Giorgio Ieranò (Università di Trento), con Quando l’attore danza; Elisabetta Matelli (Università Cattolica), con una riflessione su L’attore Teodoro di Atene e l’arte mimetica della recitazione; e Martina Treu (Università Iulm di Milano), che tratterà di Protagonista e mattatore: attori antichi e moderni a confronto. Seguiranno le testimonianze di Antonio Calenda, Emilio Isgrò e Christian Poggioni, e, infine, la giornata si chiuderà con “Il teatro è esercizio di verità”, reading di Lucia Blanco, Giulia Diomede, Davide Geluardi, Elisa Golino, Lisa Lo Presti, Giuseppe Orto, Laura Piazza, Valentina Territo, allievi del primo corso dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico.

Balestra fu un uomo di grande esperienza teatrale, che giunse a Siracusa dopo essere stato direttore del Teatro Carcano di Milano, fondatore e direttore della scuola del Teatro di Lucca e del Teatro Verdi di San Severo, direttore artistico del Festival di Mineo, e fondatore e direttore dell’Ibsen Festival ad Amalfi; seppe anche risollevare le sorti dell’Inda, che visse sotto la sua direzione uno dei momenti più prosperi della sua lunga storia, dal punto di vista artistico e finanziario.  

La sua gestione, vero modello d’impresa culturale, seguì criteri precisi e innovativi, così sintetizzabili: produzione diretta, formazione dei tecnici specializzati e dei giovani, istituzione dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, valorizzazione dei rapporti con il territorio, destagionalizzazione delle attività, inaugurazione di un teatro-studio. Tutte linee-guida che, anni dopo, la nuova riforma dello spettacolo dal vivo avrebbe indicato come linee guida per i teatri nazionali.

L’iniziativa del 25 febbraio vuole essere primo tassello di un percorso comune tra i partecipanti, un momento di incontro in vista delle attività future, non solo per tenere vivo il ricordo di una personalità così incisiva, ma anche per rilanciare con completezza sia culturale che manageriale il teatro antico.