Tour nelle scuole italiane per Roberto Saviano: lo ha annunciato attraverso il proprio profilo Facebook lo stesso scrittore, che incontrerà studenti e insegnanti per discutere dei problemi attuali. «Leggere insieme, ascoltare e rispondere alle domande degli studenti mi dà senso», ha dichiarato Saviano. Poi da New York ha lanciato poi un appello ai professori: «Andrò da quelli che hanno scelto di sottoporre ai loro alunni la complessità del reale. Non da chi sceglie testi dove la realtà è edulcorata, testi pastello dove il centro di tutto sono le emozioni e i sentimenti». L’autore di Gomorra ha spiegato di essersi rivolto ai docenti «che non hanno paura di mettere i giovani davanti a ferite e contraddizioni». La scuola non deve fuggire dalle storie per Roberto Saviano: «Hashish, marijuana, social, violenza sono protagonisti della vita quotidiana dei ragazzi».
Agli studenti parlerà anche della mafia, un nemico subdolo che è più vicino a noi di quel che pensiamo. E di cui i ragazzi delle scuole ne sanno abbastanza: «Negli ultimi decenni la consapevolezza è mutata» e questo permette di creare «un sistema di anticorpi vitali in una società esposta ovunque alle infiltrazioni criminali, in un Paese che è un organismo che vive in osmosi», ha aggiunto Saviano a Il Resto del Carlino. Per lo scrittore bisogna trovare il tempo e soprattutto il coraggio di affrontare anche argomenti delicati con gli studenti, durante la normale didattica, e superare i tabù. Questa è la sua visione della scuola che vorrebbe.