Dipingo la mia realtà. La sola cosa che so è che dipingo perché ne ho bisogno e dipingo tutto quello che mi passa per la testa, senza prendere in considerazione nient’altro”, è una delle citazioni più famose di Frida Kahlo. All’artista messicana è dedicata la mostra “Frida Kahlo. Oltre il mito”, che apre oggi al MUDEC di Milano (fino al 3 giugno 2018). La mostra riunisce per la prima volta in Italia tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, divise in quattro sezioni: “Donna”, “Terra”, Politica” e “Dolore”. “La leggenda che si è creata attorno alla vita dell’artista è spesso servita solo ad offuscare l’effettiva conoscenza della sua poetica e l’opera si è vista rimpiazzata dalla vita e l’artista irrimediabilmente ingoiata nel mito. Questa mostra, invece, vuole andare oltre la visione semplicistica della relazione tra la vita e l’opera dell’artista messicana, dimostrando che un’analisi seria ed approfondita della sua poetica è necessaria per spingersi al di là dei limiti di una biografia, al di là del mito, come suggerisce il titolo”, spiega nel catalogo il curatore della mostra Diego Sileo. Della “piccola messicana”, Pablo Picasso disse rivolgendosi al marito Diego Rivera. “Né tu né io sappiamo dipingere una testa come Frida Kahlo”. (agg. Elisa Porcelluzzi)



Frida Kahlo: Oltre il mito

Il Mudec di Milano inaugura oggi una mostra dedicata a Frida Kahlo, offrendo un’occasione imperdibile di poter ammirare tutte le sue principali opere come non accadeva da 15 anni. L’esposizione si intitola ‘Frida. Oltre il mito’ e proseguirà fino al prossimo 3 giugno 2018, offrendo uno spaccato dell’irriverente artista soprattutto dal punto di vista della retrospettiva. Sono circa 100 le opere giunte dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection oltre che da una serie di altri autorevoli musei internazionali: all’interno di questa ampia collezione si trovano circa 50 dipinti, tra i quali un paio inediti, ma anche fotografie in bianco e nero, video, bozzetti e alcune lettere. Diego Sileo, curatore della mostra, vuole così presentare un’immagine del tutto nuova di una delle artiste più importanti del ‘900 con una chiave di lettura che ha il chiaro obiettivo di dimostrare come spesso ‘apparenza inganna’. È proprio questo il titolo del disegno che apre la mostra prodotta da 24 Ore cultura e che presenta un’autoritratto di Frida in cui la pittrice svela il corpo martoriato dai tanti problemi di salute, ma ancora forte e deciso.



Frida Kahlo: apre al Mudec di Milano la mostra ‘Frida. Oltre il mito’

Celebre per i suoi ritratti in cui appare con le sopracciglia folte e degli evidenti baffetti, Frida Khalo viene presentata in veste del tutto inedita nella mostra che da oggi sarà visitabile al Museo delle Culture di Milano. La sua è stata vita martoriata da problemi di salute e tragedie: dalla poliomelite quando era solo una bambina, ad un terribile incidente in autobus con conseguente frattura della colonna vertebrale, fino ai tre aborti che hanno segnato duramente la sua vita la fianco del marito Diego Rivera (sposato quando lei aveva solo 22 anni mentre lui ne aveva 43). Passioni e tradimenti, che hanno portato un primo divorzio della coppia, viaggi in America ma anche politica e nostalgia del Messico, terra che ha sempre rappresentato un punto di riferimento per la Khalo, sono solo alcuni degli aspetti chiamati in causa in questa imperdibile mostra, dove all’arte si unirà la retrospettiva in una sorta di manifesto artistico e strumento di protesta di una delle più grandi rivoluzionarie del secolo scorso.

Leggi anche

CHIESA/ Sinodalità e comunione, la lezione di Eugenio Corecco