La scoperta del romanzo scritto dalla figlia di Gabriele D’Annunzio, Renata Montanarella, ha sicuramente sconvolto il mondo della letteratura mostrando come questa avesse ambizioni letterarie mai emerse completamente. Giordano Bruno Guerri, direttore della Fondazione Il Vittoriale degli italiani a cui è stato donato il romanzo, ha sottolineato come riportato da Il Messaggero: “Molti elementi della narrazione sembrano emergere dalle vicende biografiche della donna” E’ così che tramite alcuni passi importanti del brano si può riuscire in maniera abbastanza rapida a capire cosa ha segnato la vita della donna di cui al momento si sa davvero poco. Di certo ci troviamo di fronte a un romanzo interessante che il pubblico spera di vedere edito tra non molto. La decisione ormai spetterà più che agli eredi alla fondazione in questione a cui è stata donata l’opera.



IL ROMANZO “UNA DONNA”

La cultura italiana si arricchisce di un nuovo romanzo che sicuramente potrà nel tempo dare i suoi frutti. La figlia di Gabriele D’Annunzio, noto per opere come “Forse che sì, forse che no”, avrebbe scritto un breve romanzo dal titolo ‘‘Una donna’‘. L’opera di Renata Montanarella è stata ora donata alla Fondazione Il Vittoriale degli italiani di cui il presidente è Giordano Bruno Guerri. Il romanzo in questione è formato da 112 pagine, rigorosamente numerate, ed era tra le carte private di Francesco Montanarella, terzultimo figlio proprio della donna e di suo marito Silvio. Al momento non si sa ancora con precisione l’anno in cui il romanzo è stato scritto e perchè fu affidato proprio a Francesco che è morto nel 2016. La decisione di donarlo al fondo è stata della vedova Giovanna Montanarella insieme alla cognata Maria Teresa. C’è ovviamente grande curiosità di vedere se il romanzo sarà presto a disposizione nelle librerie.

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