Lutto nel mondo della letteratura: Miriam Dubini, autrice influente del genere per l’infanzia, ci lascia all’età di 41 anni. A metà luglio era stata vittima di un incidente stradale, che dopo un mese di coma non le ha lasciato scampo. Milanese di nascita e romana d’adozione, aveva iniziato a scrivere prima ancora di completare gli studi. L’ultima pubblicazione si chiama Nathan Never, uscita a inizio luglio per Sergio Bonelli Editore. Ed è proprio la casa editrice, poche ore fa, a dare notizia della scomparsa: “Miriam Dubini ha incrociato troppo brevemente le strade della Sergio Bonelli Editore. Pochi giorni dopo l’uscita del volume, la scrittrice è stata vittima di un incidente da cui non si è purtroppo più ripresa. […] La redazione di via Buonarroti la ricorda con affetto”.



“L’avventura è un bisogno primario, come l’acqua e il cibo”, disse presentando il romanzo Polvere nera, pubblicato da Solferino, “e avendo più bisogno di avventura degli adulti, i ragazzi dimostrano di essere più vivi degli altri”. Oltre a dedicarsi alle opere per l’infanzia, scrisse e recitò per Disney, Mattel ed Edizioni BD. Degna di nota la sua partecipazione ad Art Attack, per cui creava giochi a partire da materiali di riciclo. Con Ambra Orfei ha realizzato scenografie per spettacoli circensi, fino a emigrare a Londra per dedicarsi appieno alla scrittura. In Inghilterra ideò la sua prima saga fantasy, dedicata alla streghetta più disordinata della storia: Leila Blue. Ha scritto un film per ragazzi, una dozzina di racconti e una trilogia per adolescenti. La più famosa? Aria (Mondadori), un suggestivo omaggio alle due ruote.

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