Ambientato ad Albecom, un’azienda informatica all’avanguardia, che si trova alla periferia di Marghera, questo romanzo narra le vicende di tre amici trentenni: Alberto Casagrande, il giovane fondatore, un determinato uomo d’affari, appassionato cultore di internet ed esperto montatore di mobili dell’Ikea; Luciano Foresti, timido e schivo, grande esperto di comunicazione informatica, amico di Alberto fin dal periodo degli studi liceali; e Giorgio De Lazzari, abile procacciatore di nuovi clienti per Albecom, che conduce una vita frenetica, sempre sul filo del rasoio, senza staccare mai la spina. I tre protagonisti, amici da sempre, conducono vite parallele, pur avendo caratteri e personalità molto diverse. Mentre il fragile Luciano incomincia una relazione con Matilde, la barista della tavola calda che si trova di fronte all’azienda, da cui avrà un figlio; Giorgio si trova nella necessità di decidere se abbandonare la sua attività per seguire un vecchio collega in un’impresa piuttosto complessa, e nel frattempo si convince ad andare a convivere con Veronica. Alberto, d’altro canto, pur amando Paola, si sente attratto da Valeria e vuole convincersi che la sua esistenza procede a gonfie vele ignorando volutamente i tanti segnali premonitori di una probabile, futura, crisi. Così le giornate dei tre amici si intersecano, tra segreti e tradimenti, tra confidenze sussurrate e improbabili bugie, in uno scenario che coinvolge la provincia veneta e molte metropoli europee. Le vite potenziali sono appunto rappresentate da tutti i modi possibili di affrontare l’esistenza, in maniera complementare ma diversa, sempre finalizzate alla sopravvivenza in una realtà spesso ostile, in un susseguirsi di incontri e scontri, che inevitabilmente porterà con sè un allontanamento, tanto più doloroso, perché destinato a modificare i delicati equilibri esistenti tra i tre amici. Al centro di tutto c’è una spasmodica ricerca di felicità, ma condizionata da scelte spesso molto difficili: la felicità infatti non deve venire confusa con il potere, la fama, il successo. Sarebbe un errore fatale per i tre amici.
Francesco Targhetta, l’autore
L’autore Francesco Targhetta nasce nel 1980 a Treviso, dove attualmente vive ed insegna (come supplente) materie letterarie; dopo il diploma di laurea, ha partecipato ad un dottorato di ricerca, specializzandosi in Italianistica presso l’Ateneo di Padova. Ha curato la riedizione de “Gli aborti” dello scrittore Corrado Govoni, ed ha partecipato a vari progetti di studio sempre in ambito letterario, lavorando, in particolare, ad un progetto antologico inerente alla poesia simbolista della fine ottocento. Ha pubblicato anche una raccolta di poesie (Fiaschi) ed un romanzo in versi (Perciò veniamo bene nelle fotografie). Le Vite Potenziali, finalista del Premio Campiello 2018, è il suo primo romanzo. Pubblicato da Mondadori Editore, fin dalla sua uscita, ha riscosso un notevole successo sia di pubblico che di critica, che ne ha apprezzato l’impostazione innovativa e inusuale dell’intreccio delle esistenze (potenziali) dei tre amici.