Lisa Gherardini aveva la tiroide? Universalmente nota come Monna Lisa, forse il dipinto più celebre al mondo per il suo inquieto mistero, la donna dipinta da Leonardo Da Vinci secondo uno studio scientifico dello scorso anno sarebbe stata malata di tiroide. Fu Mandeep R. Mehra, direttore medico dell’Heart & Vascular Center del Brigham and Women’s Hospital, ad avanzare le ipotesi. Il fatto che alla Gioconda, la donna dal sorriso malizioso, si siano interessati anche i medici la dice lunga dell’interesse ancor oggi per questo dipinto (si è anche detto che in realtà fosse un autoritratto dello stesso Leonardo che provava la sua omosessualità). Già nel 2004 in realtà si era detto che le lesioni cutanee e i gonfiori visibili nella mano fossero indicatori di un disturbo lipidico e di problemi cardiaci. Fino a dire che quel particolare sorriso era il risultato di una paralisi facciale. Povera Gioconda.
IL MISTERO DEL DIPINTO DI LEONARDO
Per Mehra invece i capelli estremamente sottili, un colorito tendente al giallastro e un possibile accenno di gozzo sono segni di ipotiroidismo, cioè scarso funzionamento della tiroide. E’ vero che nell’Italia del periodo era una malattia abbastanza comune, in quanto la dieta di allora era carente di iodio. Arriva però oggi una nuova diagnosi medica, a cura di Michael Yafi, del Centro di scienze della salute dell’Università del Texas a Houston (UTHealth) che esclude la possibilità di problemi alla tiroide. Il sorriso asimmetrico, dice, l’assenza di sopracciglia e il colorito giallo della pelle non ne sarebbero segno. Intanto il colore è dovuto probabilmente alle vernici del tempo che col passare dei secoli hanno perso il colore originale. Il sorriso poi non è indizio di paralisi e debolezza muscolare come detto nel precedente studio: “Di solito i danni ai tessuti muscolari dovuti all’ipotiroidismo sono molto gravi”, sottolinea Yafi: “Vuol dire che la donna non avrebbe potuto neanche posare con la schiena dritta”. E infine la tiroide comporta anche infertilità: la Gioconda ebbe cinque figli di cui uno partorito appena prima di posare per il ritratto. Quel sorriso descriverebbe proprio la serena gioia di una neo mamma. In goni caso, a tanti secoli di distanza, Leonardo Da Vinci continua a tenere il mondo col fiato sospeso.