Si è tenuto oggi, venerdì 11 novembre, alle ore 15.00, presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, l’incontro “Cultural talk. Ricerche applicate per la valorizzazione del patrimonio culturale” promosso dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, istituto internazionale di formazione, ricerca e studi avanzati.
Al centro dell’incontro, introdotto dai saluti di Vincenzo Trione e di Alessandra Vittorini rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e dall’intervento di Alessandra Ferrighi, Responsabile della Ricerca della stessa Fondazione, dieci progetti di ricerca dedicati ai temi della catalogazione e della gestione culturale.
I dieci progetti scaturiscono dall’esperienza biennale di alta formazione e ricerca offerta dalla Fondazione tramite il I ciclo del corso Scuola del Patrimonio e ne rappresentano uno degli sviluppi post-diploma.
Le attività di ricerca e studio avviate durante il corso e le prospettive di ulteriori approfondimenti hanno intercettato l’interesse di musei ed istituzioni culturali nazionali ed internazionali che hanno voluto sostenerne e promuoverne la realizzazione.
Presentati a maggio scorso i primi sei progetti di ricerca, dedicati ai temi della mediazione e della partecipazione culturale nei luoghi della cultura, l’appuntamento odierno ha voluto presentare i risultati delle altre dieci ricerche che, lavorando su aspetti e contesti territoriali differenti, hanno prodotto metodologie e modelli progettuali replicabili anche in altri contesti; un aspetto che rende l’analisi di tali esperienze particolarmente rilevante per una più generale riflessione sul presente e sul futuro dei luoghi della cultura.
Grazie al contributo offerto dalle istituzioni ospitanti e al sistema di relazioni costruito dalla Fondazione attorno ai temi più attuali afferenti all’ambito culturale, è stato possibile condividere oggi i risultati di indagini e studi su casi concreti, a beneficio di coloro che, nel quotidiano, curano e gestiscono il nostro patrimonio culturale.
I ricercatori – Federico Carbone, Paola Contursi, Enrico Gallocchio, Luciano Governali, Serena Guidone, Rosa Parlavecchia, Rosaria Perrella, Cristina Piccione, Annalisa Ruggeri e Gaia Turchetti – hanno presentato i propri progetti, illustrandone obiettivi, metodi e risultati in un vivace dialogo, moderato dalla giornalista e storica dell’arte Elena Del Drago, con i referenti delle istituzioni partner: UNESCO, Parco Archeologico di Paestum e Velia, Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU), Azienza Speciale PalaExpo, Museo Nazionale delle arti del XXI secolo (MAXXI), Parco Archeologico di Napoli, Parco archeologico di Sibari e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
Al centro dei lavori idee ed esperienze innovative per valorizzare archivi e biblioteche e proposte di modelli e pratiche per musei, parchi archeologici e luoghi della cultura, nell’ottica di un proficuo dialogo con le comunità e i territori.
Il primo panel, “Catalogazione e digitalizzazione per la valorizzazione del patrimonio culturale” è stato dedicato alla forza degli strumenti digitali per il censimento, l’acquisizione, l’aggiornamento e la catalogazione di dati e fonti, nell’ottica di valorizzare e promuovere più ampie forme di conoscenza del patrimonio culturale.
Il secondo, dal titolo “Pratiche ed esperienze per una gestione innovativa del patrimonio culturale”, ha visto la presentazione di modelli di monitoraggio e di analisi dei pubblici e sullo studio per strategie e buone pratiche nella gestione per la valorizzazione dei beni culturali da parte delle istituzioni.
Le conclusioni dei due panel sono state affidate a Maria Guercio della Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari – Sapienza Università di Roma, ed a Pietro Antonio Valentino, Direttore della rivista “Economia della Cultura”.
Ricerca e formazione sono due dei pilastri della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali che, con la presentazione di questa seconda tranche di ricerche applicate, mette a disposizione della comunità di professionisti del patrimonio nuovi modelli e strumenti di intervento per comprendere e accompagnare le trasformazioni del sistema del patrimonio culturale e raccogliere le sfide della contemporaneità.