A Storie Italiane la terribile vicenda della 22enne Alessandra, una giovane cuoca molestata e aggredita in un ristorante di Napoli da parte di un cliente. “A distanza di tempo è ancora difficile raccontate ciò che è successo, ma non è difficile raccontare le emozioni visto che le provo ancora oggi. Ho provato tanto rabbia, come una umiliazione, lui aveva quello scopo, ed ho quindi trovato la forza di denunciare per raccontare la mia storia, per me una donna che denuncia è una donna che denuncia per tutte”.



Alessandra ha ricordato cosa sia accaduto, precisando che il tutto sarebbe nato a seguito di una sbagliata ordinazione da parte della zia: “Quest’uomo ha aggredito mia zia, io sono intervenuto ma il cliente mi ha offeso in maniera sgradevole per poi toccarmi le parti intime senza darmi il tempo di reagire. Era un uomo normalissimo che aveva una compagna accanto a lui, non era uno sbandato”. In collegamento anche l’avvocato della ragazza, che ha spiegato: “Il prossimo 4 giugno torneremo in aula per l’udienza preliminare, la scorsa udienza la posizione del signore si è aggravata in quanto lo stesso dovrà rispondere di violenza sessuale e lesioni gravi, e rischia una pena da 3 a 7 anni solo per le lesioni”.

CUOCA AGGREDITA A NAPOLI: “BRUTALE E INASPETTATO”

E’ ancora: “E’ stata un’aggressione brutale e inaspettata e inoltre il pubblico ministero gli contesta anche i futili motivi”. Alessandra ha ripreso la parola: “Non ha mai chiesto scusa, dopo avermi toccata mi ha tirato una testata che mi ha rotto il naso, ho iniziato subito a perdere sangue e nonostante il sangue ha continuato e voleva aggredirmi con una bottiglia di vetro, quindi un uomo è intervenuto ed ha evitato che continuasse ad aggredirmi. La donna al suo fianco mi ha offeso”, invece di difendere la stessa. “L’imputato è sempre stato assente in aula – ha aggiunto l’avvocato – oltre a non aver chiesto scusa non presenzia alle udienze”.

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