L’Italia è a lavoro per la realizzazione di un cuore totalmente artificiale. Lo studio ha una durata di 5 anni, ma il primo prototipo dovrebbe essere disponibile nel 2025. Anche SveziaOlanda Stati Uniti stanno lavorando a progetti simili, ma l’obiettivo è quello di ottenere un risultato migliore e, soprattutto, funzionale alla causa. “Andremo a coinvolgere nella ricerca le eccellenze, anche dall’estero, se necessario, nei diversi settori coinvolti”, ha assicurato Gino Gerosa, cardiochirurgo del Centro Gallucci dell’Azienda ospedale-Università di Padova, in una intervista a La Verità.



Il principale scopo del progetto, che allo stato attuale verrebbe portato avanti esclusivamente con fondi di privati, è quello di salvare il maggior numero di vite possibile in un futuro non troppo lontano. “Attualmente trapiantiamo meno del 40% dei pazienti in lista d’attesa. Si tratta di solo 300 trapianti l’anno, a fronte di circa 750 richieste”, ha spiegato l’esperto. Non c’è intenzione, dunque, di guardare ai costi. “Questo aspetto va confrontato tra l’altro con quello delle spese sostenute per assistere pazienti affetti da scompenso terminale, che entrano ed escono dagli ospedali, con ricoveri continui”, ha sottolineato.



Cuore totalmente artificiale, nel 2025 il primo prototipo in Italia: Gino Gerosa svela il progetto

Gino Gerosa insegue il sogno di creare un cuore totalmente artificiale italiano ormai da decenni. “Esistono due modelli di cuore totale artificiale e non sono perfetti. Uno, il nordamericano, impiantato a Padova nel 2007, misura 10,5 centimetri e non garantisce la qualità della vita perché è eccessivamente rumoroso. L’altro, francese, è troppo grande, misura 12-13 centimetri, e può essere impiantato solo nel 75% dei pazienti uomini e non in un corpo minuto. Ma sono interventi-ponte, in attesa di un donatore compatibile. Il nostro sarà completamente diverso”, ha spiegato.



L’organo, se funzionante, permetterebbe a tante persone di sopravvivere. “È un organo alternativo, biocompatibile, che può funzionare per 20 anni, come un cuore umano impiantato. È grande come un mela – 8 centimetri per 8 – in modo che possa essere utilizzato anche in persone minute come donne e bambini. Si caricherà di notte appoggiando una piastra al petto, sarà silenzioso, per una migliore qualità della vita, e green, tanto che stiamo anche cercando sorgenti alternative alle attuali batterie al litio. Il paziente inoltre non avrà bisogno della terapia immunosoppressiva (per evitare il rigetto) ma solo quella anticoagulante”, ha rivelato l’esperto.