Le cure per l’infertilità ed i percorsi di maternità surrogata o adozione, entro il 2023, diventeranno dei benefit aziendali per un terzo delle grandi imprese degli Stati Uniti. A rivelarlo è stato uno studio di Mercer, i cui risultati sono stati riassunti in un articolo pubblicato su LinkedIn Notizie. Il motivo di questa scelta risiede nel fatto che queste pratiche di assistenza sanitaria, anche se sempre più richieste, sono spesso costose e non accessibili per molte coppie. I datori di lavoro che si preoccupano del benessere dei propri dipendenti, dunque, sanno quanta importanza possa avere per loro la possibilità di intraprendere un percorso di questo tipo.
Le persone interessate non sono soltanto quelle che hanno una relazione eterosessuale, bensì anche quelle appartenenti alla comunità LGBT e quelle che intendono avere un figlio da single. Le grandi aziende puntano a soddisfare anche i loro bisogni, senza distinzioni. È per questa ragione che, oltre alle tipiche cure per l’infertilità, i benefit riguardano anche le procedure di adozione e/o di maternità surrogata.
Cure a infertilità, maternità surrogata e adozione in Usa anche per coppie gay e single
Gli Stati Uniti contano di fare diventare le cure per l’infertilità, la maternità surrogata e l’adozione dei benefit aziendali in breve tempo. Dei passi avanti in tal senso, da parte delle grandi aziende, sono stati compiuti a partire dagli scorsi anni. Nel 2021 infatti il 15% delle imprese americane, secondo lo studio di Mercer, ha offerto il congelamento degli ovuli alle donne che temevano di andare incontro ad infertilità a causa dell’età e che non volevano concepire subito a causa dell’incertezza economica derivante dalla pandemia. I vantaggi in questione di solito sono stati per lo più limitati a un certo importo di spesa, ma comunque utili per alleviare i costi.
Se i colossi come Google e Apple avevano già introdotto queste misure una decina di anni fa ed altre negli Usa si stanno muovendo adesso verso questa direzione, in Europa in paesi come Italia, Polonia e Repubblica Ceca, invece, l’accesso al congelamento degli ovuli è disponibile solo per le coppie eterosessuali con diagnosi di infertilità.