Novità in arrivo per le cure domiciliari dei pazienti Covid. Un gruppo di lavoro all’interno del Ministero della Salute sta completando l’aggiornamento delle indicazioni, quindi a breve sarà disponibile un nuovo documento. «Si sta finalizzando ma è praticamente pronto», ha assicurato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) nella conferenza stampa di oggi sul monitoraggio. «C’è già una bozza del documento pronta, si sta aspettando di finalizzarla», ha aggiunto Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute. Presto, dunque, ci saranno nuove indicazioni sulla base anche delle ultime evidenze nel campo dei farmaci. Un documento atteso perché è importante curare bene a casa i pazienti Covid, colpiti in forma lieve o moderata, per evitare che si aggravino e debbano ricorrere alle cure ospedaliere, comportato una maggiore pressione sulle strutture sanitarie.



In attesa delle linee guida nazionali, la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) in collaborazione con la Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) realizzato un vademecum con risposte a 11 quesiti.

CURE COVID A CASA, IL DOCUMENTO SIMG-SIMIT

Nel documento Simg-Simit ci sono i parametri per valutare i pazienti Covid a casa, si spiega quando è giusto ricorrere al ricovero in ospedale, quali farmaci antivirali usare, se è utile l’uso dell’idrossiclorochina o clorochina e se è giusta la profilassi antitrombotica a casa, oltre all’uso di integratori e se bisogna usare antibiotici. Come vanno gestiti a casa i pazienti Covid con febbre? L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomanda che ricevano un trattamento per la febbre e dolore associato all’infezione. Quindi, il paracetamolo è suggerito come una scelta sicura e raccomandabile. Inoltre, i farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), compresi acido acetilsalicilico e ibuprofene, sono risultati efficaci nel trattamento della sindrome simil-influenzale Covid-19 correlata e hanno un potenziale beneficio nel contrastare la tempesta citochinica proinfiammatoria causata dal Covid con conseguente riduzione del rischio di peggioramento delle manifestazioni respiratorie. Ma ora si attende il documento del Ministero della Salute con le indicazioni nazionali aggiornate.



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