Vi sarà capitato almeno una volta, durante una gita domenicale, di recarvi al vostro lago preferito per un piacevole Picnic e accorgervi, all’arrivo, che manca qualcosa, che sia la bibita, la posata o il panino preparato con tanta cura. In Cile può però capitare anche che arrivando nella zona lacustre prescelta, sia proprio il lago a mancare. E’ quello che è successo qualche giorno fa a 1.700 km a sud di Santiago al lago di recente formazione Cachet 2 quando alcuni scienziati, dopo aver rilevato un forte aumento della portata del fiume Baker da 1.200 a 3.570 metri cubi con un innalzamento del livello di quattro metri e mezzo al secondo in 48 ore, ne hanno decretato la scomparsa. Effettivamente era indispensabile l’intervento dei periti per accorgersi della mancanza di 200 miliardi di litri d’acqua che si sono riversati nelle sottostanti valli disabitate per la frattura della corona di ghiaccio che conteneva lo specchio d’acqua. Esperti del ministero cileno dei Lavori pubblici aspettano che migliorino le condizioni del tempo nella regione di Aysen, per visitare l’area che comprende il fiume Baker, il lago Colonia e il ghiacciaio Colonia.
Ma il Cile sembra essere recidivo a fenomeni di questo tipo: un anno fa era scomparso il lago Tempano, un bacino ampio 1,8 chilometri quadrati situato nella stessa zona. Il Cachet 2 si trovava invece nel settore orientale del Campo de Hielo Norte e aveva un diametro di cinque chilometri. La prima ipotesi per spiegare la scomparsa e’ legata alle alte temperature registrate nell’area: fino a 30 gradi. Secondo gli esperti del Centro studi di Valdivia (Cecs), la causa prima e’ stato il ritiro del vicino ghiacciaio Colonia le cui acque hanno aumentato il volume del Chachet fino a farlo tracimare e svuotare precipitosamente attraverso una frattura nella ‘corona’. Tuttosommato meglio i laghi che le persone.
(foto:imagoeconomica)