Buone notizie per chi ha il pollice verde: coltivare un orto o prendersi cura di fiori e piante può regalare qualche anno in più di vita. La felice notizia giunge dall’Università di Uppsala in Svezia, dove è stata condotta un’approfondita ricerca sull’argomento. Risultato: per vivere più a lungo bisogna coltivare un orto o prendersi cura di fiori e piante nei terrazzi o in giardino. La ricerca è durata ben 35 anni e i risultati sono stati pubblicati sul British Medical Journal. Nell’articolo si parla di uno o due anni di vita in più per chi fa giardinaggio o pratica un’attività sportiva. L’impegno, però, deve durare almeno dieci anni per dare un risultato statisticamente significativo.
E la ricerca arriva a confermare una tendenza generale, a dedicarsi a questo tipo di attività. Sarà perché aiuta a combattere lo stress, sarà perché per molti è una vera e propria passione e anche un ottimo modo per risparmiare e mangiare cibi sani, fatto è che sono sempre di più le persone che curano gli orti sia in case private che in terreni pubblici. Ora la scoperta dell’Università di Uppsala rappresenta un altro ottimo motivo per dedicarsi a questa attività.
Ma qual è la situazione nel Belpaese? In Italia la coltivazione di un orto come hobby interessa 4 italiani su 10 di età compresa tra i 25 e i 34 anni e quasi la metà degli over 65. A pubblicare i dati è un’analisi della Coldiretti realizzata sulla base dei dati Istat sulle attività del tempo libero pubblicati nel 2008. Dunque, il 37% dei connazionali dedicano parte del tempo libero al giardinaggio e alla cura dell’orto dove raccogliere frutta, ortaggi o piante aromatiche da portare in tavola. C’è chi lo fa per passione, chi come misura antistress o gratificazione personale e chi solo per risparmiare, ma è comunque un interesse per la cura del verde in costante crescita quello evidenziato dall’indagine. «Si tratta di un hobby che – sottolinea Coldiretti in una nota – coinvolge allo stesso modo maschi e femmine e che piace ai giovani. A livello territoriale il fenomeno è molto diffuso al Nord come in Veneto, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia, dove interessa oltre il 50% della popolazione, e meno nel mezzogiorno dove si scende su valori inferiori al 25%».
Antiche abitudini che rispondono a esigenze nuove spingono sempre più persone a dedicarsi a frutta, verdura e fiori. «La ricerca di un legame più diretto con la natura, ma anche la volontà di garantire la qualità e la sicurezza del cibo che si porta in tavola ogni giorno sono i principali motivi che sostengono una tendenza che rappresenta in qualche modo un ritorno al passato. – precisa ancora Coldiretti – Una opportunità disponibile non solo per chi dispone di spazi all’aria aperta ma anche di semplici terrazzi grazie all’offerta di piante di varietà adatte alla coltivazione in vaso. Non solo dunque piante, fiori, basilico, rosmarino e mentuccia, ma anche pomodori, zucchine e lattuga».
Anche negli Stati Uniti, la patria dei fast food, sono sempre di più le persone, in particolare dell’upper class, che si dedicano a questa attività, tanto che sui tetti dei grattacieli e delle case di città come New York, San Francisco, Boston, è possibile ammirare piccoli e curati orti.



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