Si festeggia al Bioparco di Roma. Per la prima volta da dieci anni  è arrivato un cucciolo di “Zebra Grant”. E per questo i custodi del Bioparco hanno pensato di chiamarlo Primo, ma solo per il momento. Il nuovo arrivato è nato nella notte tra venerdì e sabato.
Trenta chili di peso per il cucciolo nato da una mamma e papà venuti dall’Olanda, quattro anni lei e sei lui, arrivati a Roma rispettivamente nel 2002 e nel 2006. La famiglia delle zebre vive nel recinto misto della “Savana” assieme ad antilopi, gazzelle e struzzi.
Primo è allattato dalla madre, si regge già sulle sue zampe, ed ha ancora il mantello a strisce bianche e marroni, e solo da adulto prenderà la classica colorazione bianca e nera.
Alla prima uscita del cucciolo di zebra ha assistito, tra gli altri, l’assessore capitolino all’Ambiente, Fabio De Lillo. «Primo è un nome provvisorio – ha spiegato l’assessore – perché il vero nome della piccola zebra sarà scelto con un concorso fra i bambini di Roma, così come è avvenuto per la giraffina Pallina, che proprio domenica ha festeggiato il primo anno di vita».
A dare il benvenuto in pubblico al cucciolo a strisce c’erano anche i bambini del centro estivo dell’ex zoo, i custodi del reparto «equidi-pachidermi», il direttore scientifico Fulvio Fraticelli, Federico Coccìa, consulente veterinario dell’assessorato, e quasi tutta la stampa cittadina. Un parterre da re per il «piccolo principe» che è già diventato una star. Per niente turbato da tanta attenzione, il piccolo si è attaccato alla mamma e ha ciucciato avidamente il latte.


Erano dieci anni che nell’ex Giardino zoologico non nasceva una zebra e questo spiega l’attenzione e la tenerezza suscitata da questo arrivo.
E quale futuro aspetta il piccolo Primo? «Ovviamente – ha aggiunto De Lillo – la baby zebra è inserita in un programma di conservazione e, di concerto con i responsabili internazionali, si deciderà la sua destinazione all’interno del circuito europeo degli Zoo (Eaza)». Emozionato anche il consulente veterinario dell’Assessorato, Federico Coccìa. «Veder nascere un piccolo di zebra è stato un momento unico, sia dal punto di vista emotivo che educativo. Il nostro piccolo – ha continuato – potrà contribuire notevolmente alla conservazione della sua specie a livello internazionale». Infatti, la zebra di Grant originaria della savana sudorientale, non è a rischio estinzione ma il suo numero in natura si è fortemente ridotto a causa dello sviluppo agricolo e la competizione con il bestiame domestico. Tra erosione dell’habitat e predatori le zebre raramente diventano vecchie raggiungendo i 30 anni. Cosa che invece dovrebbe accadere alla piccola zebra del Bioparco di Roma.




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