Buone notizie per chi non può vedere aghi e siringhe. Dal meeting dell’American Chemical Society a Washington giunge notizia di un’invenzione per rendere meno dolorose le punture: un particolare cerotto può iniettare i farmaci attraverso la pelle tramite una serie di minuscoli aghi, pari alla larghezza di pochi capelli. I cerotti con microaghi, possono somministrare lentamente le sostanze imbevute nell’organismo. L’invenzione è frutto del lavoro di ricercatori americani del Georgia Institute of Technology di Atlanta.
Gli scienziati, dopo i risultati positivi ottenuti su topi, scimmie e conigli sperano di sperimentare sull’uomo già a partire dal 2010. «Le sperimentazioni sull’uomo – ha detto infatti Mark Prausnitz, responsabile del team, presentando la sua “creazione” al meeting annuale – cominceranno l’anno prossimo e pensiamo che gli aghi ipodermici, per iniezioni sottocutanee, potranno presto essere sostituiti da questi nuovi sistemi di somministrazione». Prausnitz ha ricordato come i progressi dell’elettronica, nella microfabbricazione di piccoli oggetti come i transistor, abbiano molto aiutato i ricercatori medici nella messa a punto dei microaghi: ogni ago è lungo poche centinaia di micron, circa la dimensione di qualche capello umano. L’obiettivo, ha spiegato Prausnitz, è di introdurre un sistema che sostituisca gli aghi tradizionali, meno doloroso e facilmente praticabile a casa dal paziente stesso.
Il rivoluzionario cerotto con microaghi va applicato sulla pelle come un normale cerotto eliminando il dolore provocato dalle siringhe tradizionali. «All’inizio il cerotto verrà usato sotto controllo medico – precisa Prausnitz. – In un secondo tempo potrà essere utilizzato dal paziente stesso. Pensiamo alla vaccinazione anti-influenza: non sarà più necessario recarsi nello studio del medico, ma basterà acquistare il prodotto in farmacia o addirittura ordinarlo per mail e applicarselo da soli. Pensiamo che, rendendo più facile la somministrazione del vaccino, si potrà addirittura aumentare la copertura vaccinale». In collaborazione con la Emory University di Atlanta, Prausnitz e i suoi collaboratori hanno somministrato ai topi un vaccino antinfluenzale sia attraverso iniezioni convenzionali sia attraverso cerotti con microaghi, hanno poi esposto gli animali da esperimento al virus e hanno, alla fine, confrontato la risposta di difesa immunitaria e la produzione di anticorpi anti-virus. Quest’ultima è stata la stessa, indipendentemente dalle modalità di somministrazione del vaccino, anzi la risposta protettiva sembra addirittura migliore nel caso del cerotto.
Tra i vantaggi dei microaghi c’è sicuramente quello di rendere più efficaci e meno dolorosi i trattamenti del diabete e di patologie dell’occhio. I microaghi potrebbero servire per terapie mirate sull’occhio e potrebbero aiutare a migliorare il trattamento della degenerazione maculare, una delle principali cause di cecità nei Paesi occidentali.
Si potrebbe anche creare il primo vaccino antinfluenzale auto-somministrato dal paziente portando ad un drastico calo dei costi di somministrazione dei vaccini.
 



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