Stephen Hirst, un ex minatore inglese 47enne, ha vissuto per 33 anni con un dente conficcato nell’orecchio. L’uomo era vittima di terribili dolori fin dall’adolescenza, ed era diventato parzialmente sordo. Nonostante le visite mediche, le causa non è mai stata individuata: solo dopo un ultimo esame approfondito è stata scoperta la presenza del dente.



Dopo anni di otiti lancinanti, Hirst ha potuto tirare un sospiro di sollievo da quando il dente gli è stato asportato. Adesso Stephen può dormire tranquillo, senza l’intenso mal di testa che lo affliggeva. Ma l’equipe medica non ha idea del modo con cui il dente possa essersi conficcato nel canale auricolare del 47enne. Soprattutto per il fatto che gli sono stati asportati tutti i denti già da qualche tempo. Hirst si è lamentato per la prima volta del dolore all’orecchio destro quando era un adolescente ed è stato costretto a sottoporsi a un numero incalcolabile di visite in ospedale nel tentativo di scoprire la causa della sua condizione misteriosa.



 

«SBATTEVO LA TESTA CONTRO IL MURO» – «Sono tormentato dall’otite da quando ho circa 14 anni – ha raccontato Hirst al quotidiano inglese Daily Mail -. Il dolore non andava mai via e non potevo concentrarmi perché era sempre lì. Usavo moltissimo cotone idrofilo e tamponi e mi sono stati prescritti antibiotici perché continuavo ad avere delle infezioni». Stephen ha descritto così il dolore provocatogli dal dente: «Quando ero più giovane arrivavo a sbattere la testa contro il muro perché mi faceva troppo male. Volevo gridare, e non è un’esagerazione. Erano delle fitte acute come pugnalate e non se ne andavano mai via».



 

Inutili tutte le visite cui Hirst si è sottoposto: «Ho perso il conto delle volte che sono stato esaminato dai medici, ma nessuno ha mai individuato il dente. Mi sono recato più e più volte in cliniche specializzate in otorinolaringoiatria. Non so perché ma nessuno si è mai imbattuto nella vera causa che mi procurava quel male». E come spiega sempre Stephen, «ho deciso di compiere un ultimo tentativo per risolvere il problema e ho prenotato un appuntamento all’ospedale Royal Hallamshire di Sheffield. I medici stavolta erano determinati ad andare fino in fondo. L’infermiera ha infilato un tubo per aspirare nel mio orecchio ripulendolo accuratamente. Quindi mi ha inserito una sonda provvista di microscopio e finalmente ha utilizzato alcune pinzette riuscendo a tirare fuori il dente».

 

 

 

E racconta il 47enne: «In un primo momento l’infermiera non ha detto niente, si è limitata a restare là impalata e con l’aria sorpresa. Quindi mi ha chiesto: “Hai perso dei denti ultimamente?”. Le ho risposto che non mi erano rimasti denti da anni». L’infermiera gli ha quindi spiegato che non poteva credere a quello che aveva trovato nel suo orecchio e gli ha mostrato il dente. Aggiungendo che in 20 anni di lavoro non aveva mai visto una cosa simile. «Guardandolo ho pensato subito che fosse un dente da latte, perché non è grande abbastanza per essere un dente adulto – osserva Stephen -. Penso che sia un dente inferiore, uno degli incisivi anteriori».

 

Il signor Hirst, di Sheffield, ha due figli e 15 anni fa ha dovuto rinunciare al suo lavoro in miniera, in parte anche per il dolore all’orecchio. Non sa capacitarsi di come sia finito lì, ma la spiegazione più probabile è «che mi sia entrato quando ero ancora un bambino». Ma ha ipotizzato: «A scuola un giorno mi stavo dondolando appoggiato a due banchi. Ho perso l’equilibrio e mi sono rotto la parte posteriore dell’orecchio. Potrebbe essere accaduto allora». Ma è possibile anche che il dente, dopo essere caduto, si sia fatto strada da solo attraverso la testa fino ad arrivare fino a dove è stato trovato. Ora che il dente è stato rimosso, il signor Hirst non soffre più di mal di testa né di otite ed è molto più contento. E’ rimasto parzialmente sordo, a causa del dente che ha disintegrato parte del suo orecchio. Ma è stato in grado di ritornare alla sua vita normale ed è completamente privo di dolore. E ha conservato il dente come un souvenir.

(Pietro Vernizzi)