La maglietta targata Hard Rock Cafe Avertrana rappresenta bene il circo mediatico che si è costituito attorno al caso Sarah Scazzi
Lo sciacallaggio mediatico – è di fronte agli occhi di tutti – ha reso Avetrana una circo degli orrori. In senso quasi letterale. Pullman carichi di turisti del macabro, infatti, si avvicendano ininterrottamente per raccogliere con i propri occhi un pezzetto della tragedia. Giornalisti d’assalto bulimici di scoop, anche quando non ci sono ed è ormai stato detto tutto e il suo contrario, hanno trasformato il caso Sarah Scazzi in un narrazione indistinguibile dalla realtà, alla quale hanno contribuito numerose trasmissioni e i parenti, amici e conoscenti della ragazzina uccisa che non se ne sono fatta mancare una. Un efferato episodio di cronaca nera ha assunto i connotati del sensazionalismo gossiparo. Tutto ciò è stato ben sintetizzato dal blog Macchianera.it con un immagine che rende perfettamente la forma impressa alla vicenda: una maglietta marchiata “Hard Rock Cafe Avetrana”; perché, in effetti, sembra che l’omicidio di Sarah abbia rappresentato per qualcuno l’occasione per dar vita ad un nuovo genere di merchandising…
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