Nomi bizzarri, nomi che in una lingua significano una cosa e in un’altra esattamente l’opposto o tutt’altro. Succede anche questo viaggiando per le città del mondo. Le conseguenze possono essere divertenti, a meno che non siate gli abitanti di una città che si chiama…

E’ il caso più eclatante venuto alla ribalta negli ultimi tempi. Una ridente cittadina della Bavaria austriaca, a 32 chilometri da Salisburgo. Qui per secoli tutto è trascorso nella tranquillità fino a quando verso la fine della Seconda guerra mondiale anche qui sono arrivate le truppe inglesi e americane. E quando hanno visto i cartelli stradali non volevano credere ai loro occhi. Città di Fucking.



Che in tedesco non vuol dire assolutamente nulla (secoli fa il paesino si chiamava Fugging; poi divenne Fuking e infine qualcuno ci aggiunse una “c”, il tutto derivante dal nome di un nobile della zona, tal Focko). Ma per chi parla l’inglese “fucking” qualcosa significa: l’atto sessuale prima di tutto ma anche mandare a quel paese. In era di globalizzazione, grazie alle veloci ricerche su Internet, Fucking è tornata alla ribalta.



I cartelli stradali vengono rubati continuamente, giornalisti inglesi si divertono a chiamare gli abitanti del luogo e chiedono, sempre: “Is this Fucking?”. Poi mettono giù. Immaginiamo le risate. Ma il danno oltre la beffa è arrivato adesso che l’ufficio europeo per l’armonizzazione ha approvato la proposta di inserire il marchio di una birra, la “Fucking Hell” in Germania.

“Fucking” per ricordare la cittadina austriaca, “Hell” come abbreviazione di chiaro in tedesco. Il risultato è un “un inferno del c…”. Il sindaco di Fucking è abbattuto: “Appellarci all’ufficio brevetti? Solo la richiesta costerebbe anche 3mila euro”. Ma gli austriaci tengono duro: nel 2004 un referendum respinse la proposta di cambiare il nome al paese. Certo è che sono stufi degli inglesi. Speriamo che Fucking non scateni una Terza guerra mondiale. In fondo, a pochi chilometri da Fucking c’è un paese che si chiama Petting. Quando lo scopriranno gli inglesi…



 

Se gli austriaci piangono, gli americani e gli inglesi hanno poco da ridere. L’elenco delle città con nomi bizzarri – e per di più con un significato nella loro stessa lingua – è davvero lungo. Nel Michigan ad esempio c’è l’inferno, cioè la città di Hell. Fa loro concorrenza Hellhole, “buco dell’inferno”, nell’Idaho, ma per sicurezza abbiamo anche il “purgatorio”, Purgatory, nel Maine. Nel Vermont è anche peggio, e ci domandiamo se colà abbiano le chiese:Satans Kingdom, il regno di Satana.

Meglio in Florida, dove possono davvero dire che è Natale tutti i giorni: ecco la città di Christmas. Nell’Oregon c’è un paese in cui la vita deve essere noiosissima: si chiama infatti Boring (“noioso”) mentre nell’Essex, Inghilterra, chi vive in questa città deve essere bruttino, o bruttina è la città stessa: si chiama infatti Ugley (“brutto”).

Questi, specie le donne, sono messi peggio di tutti: ovviamente hanno una scuola, un bell’istituto femminile, che si chiama “Ugley Women’s Intitute”: la scuola delle donne brutte! Qualche nome buffo anche in Turchia, non si sa se gli abitanti siano fan dell’uomo pipistrello, ma abbiamo la città di Batman. Mentre i francesi hanno … Condom… Due città, crediamo, si meritano il record di nome più lungo: una in America:Chargoggagoggmanchauggagoggchaubunagungamaugg Lake (che in qualche dialetto indiano o qualcosa del genere significherebbe “inglesi a Manchaug nel luogo di pesca al Boundary).

 

In Nuova Zelanda abbiamo Taumatawhakatangihangakoauauotama teaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu che all’incirca significa la cima della collina dove Tamatea l’uomo dalle grandi ginocchia salì e distrusse eccetera eccetera, insomma un vero romanzo. In Galles c’è Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch che significa in lingua gallese “La chiesa di St Mary nella fossa dell’albero di nocciolo vicino al vortice veloce e la chiesa di San Tysilio della grotta rossa”.

E infine – ma, ripetiamo, la lista è davvero lunga – esiste anche la città che non esiste: nella contea di Durham, in Inghilterra, c’è infatti No Place: nessun posto…

– Da ridere c’è anche in Italia. E per confermare certe dicerie sugli italiani, ecco la città di Sesso in provincia di Reggio Emilia, quella di Orgia vicino a Siena e quella di Godo in provincia di Ravenna. In Abruzzo c’è Frattura – non si sa di che -, mentre sempre in Abruzzo abbiamo un paese di decisi pacifisti, Controguerra.

 

Attenzione quando si guida dalle parti di Piacenza: qua abbiamo la città di Rottofreno. Simpatici i toscani: in provincia di Lucca ci sono Vagli Sotto e Vagli Sopra. Molto precisi i liguri con Chiappa mentre in provincia di Frosinone c’è Strangolagalli: gli animali o gli antichi abitanti della Gallia? Altri animali, pardon, città: Cane (Brescia), Gatto (Catanzaro), Topina (Siena). Sranno un po’ lugubri per forza di cose gli abitanti di Tomba nella frazione di Buja (Udine). Mentre qualcuno vi ci manderà sicuramente: a Paese in provincia di Treviso. Sempre meglio che abitare a Rivoltella, Pavia, o a Bastardo, Perugia: ma che avranno fatto di male quei poverini?