Quando si parla di lavoro d’ufficio le insidie si nascondono anche negli oggetti più innocui. Nella casistica degli «infortuni sul lavoro» rientrano anche i pericoli della vita sedentaria, come le ustioni da computer. Si tratta di una vera sindrome, la «toasted skin syndrome», letteralmente sindrome da pelle «tostata». Ecco in cosa consiste e quali altri pericoli nasconde la vita d’ufficio.



Le persone che lavorano con un laptop sulle ginocchia possono sviluppare una «sindrome da pelle tostata», cioè un’epidermide chiazzata dall’aspetto inusuale causata dall’esposizione prolungata al calore. Questa condizione può essere causata anche dal sovrautilizzo di boul dell’acqua calda e altre fonti di calore che di solito non sono sufficienti per causare bruciature. E’ quindi di solito innocua, ma può causare permanenti oscuramenti della pelle. E in casi molto rari, può condurre al cancro della pelle – come hanno dichiarato i ricercatori svizzeri Andreas Arnold e Peter Itin dell’Università dell’ospedale di Basilea. I professori non citano casi di cancro della pelle correlati all’utilizzo di computer, ma suggeriscono, per evitare controindicazioni, di collocare una custodia o altri schermi per il calore se dovete tenere il computer sulle vostre gambe. E il dottor Salkey, professore di Dermatologia all’Eastern virginia Medical School, ha dichiarato che sotto il microscopio la pelle con la sindrome assomiglia al’epidermide danneggiata da una lunga esposizione ai raggi solari.



 

«IL COMPUTER ERA BOLLENTE» – E come scrive l’Associated press, in un caso recente un ragazzo 12enne ha sviluppato una scoloritura della pelle modellata a spugna sulla coscia sinistra dopo avere giocato ai videogame per poche ore al giorno per diversi mesi. «Ha riconosciuto che il computer è diventato bollente sul lato sinistro; tuttavia, incurante di questo, non ha cambiato posizione», hanno scritto i ricercatori svizzeri in un articolo pubblicato sulla rivista Pediatrics. Un altro caso ha coinvolto una studentessa di legge della Virginia che ha chiesto di essere curato per le scoloriture a chiazze sulla sua gamba. La dottoressa Kimberley Salkey, che ha trattato la giovane donna, era confusa finché ha letto il caso di una studentessa che ha trascorso circa sei ore al giorno lavorando con il computer appoggiato alle gambe. La temperatura ha raggiunto i 52 gradi.



 

Il caso, del 2007, è uno dei dieci riportati nei giornali medici negli ultimi sei anni. La patologia può essere inoltre causata da un sovrautilizzo di boul dell’acqua calda e di altre fonti di calore. Un rapporto medico pubblicato diversi anni fa ha scoperto che gli uomini che tenevano il computer sulle gambe erano sottoposti a temperature che, a lungo andare, potevano ridurre la produzione di sperma e portare all’infertilità. In passato inoltre «la sindrome della pelle tostata» ha interessato persone che svolgono lavori che richiedono di restare vicini a una fonte di calore, inclusi fornai e soffiatori di vetro. Oltre che, prima dell’invenzione del riscaldamento centralizzato, anche nelle persone che si accalcavano vicino alle stufe per restare calde.

 

 

Ma quella della «pelle tostata» non è l’unica sindrome da ufficio. Le patologie che colpiscono l’apparato muscolo-scheletrico dipendono da postura incongrua, quindi da posizioni non corrette assunte al tavolo di lavoro. Molto frequente anche la sindrome da tunnel carpale, per la quale sono state previste delle tutele solo a partire dal 1988. Il tunnel carpale può essere causato dal diabete, da un ricomposizione non corretta di una frattura e persino dall’utilizzo del computer. L’uso del mouse è una delle cause più frequenti delle patologie che colpiscono l’arto superiore di chi lavora in ufficio. Altre cause possono essere i movimenti ripetitivi del polso come quelli cui sono sottoposti gli operai in fabbrica. Le patologie che coinvolgono gli arti superiori sono più frequenti nei soggetti femminili. Possono essere prevenute osservando frequenti pause e modificando il ciclo lavorativo.

 

L’IMPORTANZA DELLE PAUSE – Tra i rischi recenti che corre chi lavora in un ufficio, c’è anche la cosiddetta sindrome del palazzo malato, una patologia legata a un ambiente con l’aria condizionata. A volte determinati agenti patogeni come parassiti e batteri possono essere trasmessi con l’aria dell’ufficio se questa non è stata adeguatamente purificata. Tra i modi per prevenire le nuove patologie da ufficio ci sono una buona organizzazione della scrivania, alcuni accorgimenti nel predisporre l’ambiente circostante, una posizione e una postura corrette. Le persone che lavorano al computer per 20 ore settimanali, in particolare devono fare una pausa di un quarto d’ora ogni due ore.

 

(Pietro Vernizzi)