Franck Ribery, esterno della nazionale francese e del Bayern Monaco, è stato accusato di avere avuto una relazione con una escort all’epoca dei fatti minorenne, Zahia Dehar. Una vicenda per la quale rischia fino a tre anni di carcere, e che assomiglia in parte a scandali nei quali sono rimasti coinvolti calciatori di tutta Europa.



GIRO DI SQUILLO – Secondo quanto si è scoperto il 18 aprile scorso, tutto il giro di escort di lusso si ritrovava in un locale degli Elisi, lo Zaman. Un night club dove – come ha scritto la Gazzetta dello Sport – un certo Abou, 30 anni, aveva il ruolo intermediario tra ragazze avvenenti, spesso di origine nordafricana, e calciatori. Tra i quali c’era Ribery, che avrebbe cominciato a uscire insieme a una 17enne di origine marocchina. Il giro di prostituzione scoperto dal magistrato francese André Dando ha portato all’arresto di quattro persone, tra cui Abou.



«AFFARE PRIVATO» – Appena la notizia si è saputa, l’avvocato di Ribery ha di fatto riconosciuto il coinvolgimento del suo cliente parlando, in un comunicato diffuso dalla radio RMC, di «affare che nella peggiore delle ipotesi riguarderebbe comunque la sua sfera privata». Il centrocampista del Bayern rischierebbe fino a tre anni di carcere e 45mila euro di multa. Sempre che si riesca a dimostrare che Ribery era a conoscenza dell’età della prostituta. Ribery al contrario ha sempre sostenuto di essere stato convinto che Zahia fosse maggiorenne. Ma ha confessato di aver avuto rapporti a pagamento con lei nel 2009, quando la escort aveva solo 17 anni, e di averle pagato un viaggio in aereo fino a Monaco di Baviera il giorno del proprio compleanno. Lo scandalo rischia di mettere a repentaglio la carriera e la vita coniugale del calciatore, che si è convertito all’Islam dopo essersi sposato con Wahiba Belhami, dalla quale ha avuto due figli.



RIBERY INTERROGATO – Il 19 luglio scorso Ribery è stato messo sotto fermo per un giorno e interrogato nei locali della sezione buoncostume della polizia di Parigi. Il centrocampista risulta attualmente inquisito per istigazione alla prostituzione minorile. Solo il giorno dopo si è saputo che Zahia Dehar, interrogata il 2 giugno scorso, ha raccontato alla polizia di avere mentito sulla propria età a Ribery, e ha fornito dettagli su luoghi e prezzi degli incontri avuti con il calciatore. A rivelarlo è stato il quotidiano francese Le Parisien, venuto a conoscenza dei contenuti del verbale dell’interrogatorio.

 

«HO MENTITO SULL’ETA’» – «Ho mentito sull’età, perché altrimenti mi avrebbero detto che ero troppo giovane – ha detto Zahia alla polizia -, perché a 16 anni non sei maggiorenne e io avevo paura che non saremmo potuti andare a letto insieme a causa della mia età. Ribery mi ha posto la domanda quando siamo arrivati a Monaco la prima sera, mentre eravamo a cena. Si parlava di età, così lui mi ha chiesto: “E tu quanti anni hai?”. Io gli ho risposto che avevo 18 anni». Dehar ha riferito agli agenti anche particolari sulle tariffe, non nascondendo che «sapevamo che avremmo avuto un rapporto a pagamento» e lamentandosi delle cifre troppo basse che il giocatore le avrebbe pagato. E ha aggiunto la ragazza: «Ribery mi ha lasciato 700 euro in contanti. Ho visto che non era molto. Non quello che mi aspettavo». Nonostante le dichiarazioni di Zahia, secondo cui Ribery non sapeva della sua minore età, il calciatore è stato ugualmente inquisito. «Non c’è alcuna logica, alcuna coerenza giudiziaria in questo provvedimento – ha commentato l’avvocato del centrocampista, Sophie Bottai -. Chiederò il non luogo a procedere».

ROONEY NEI GUAI – Pur essendo l’unico episodio ad avere portato un calciatore a essere inquisito, sono molti i giocatori di grido finiti negli ultimi mesi al centro di scandali per avere frequentato delle escort. Tra gli altri Wayne Rooney, attaccante del Manchester United e della nazionale inglese, che ha tradito la moglie Coleen mentre era incinta del piccolo Kai con una prostituta da 1.200 sterline a prestazione (circa 1430 euro). E’ stata la stessa ragazza, Jenny Thompson, a rivelare la vicenda al giornale «News of the World» lo scorso 5 settembre. Rooney avrebbe frequentato la squillo per diversi mesi, incontrandola in un hotel a cinque stelle di Manchester, incurante del fatto che qualcuno potesse vederlo. Inoltre Rooney avrebbe chiesto di seguirlo durante una trasferta del Manchester, avrebbe domandato a un suo amico di pagare per lui una volta che era rimasto senza denaro e se la sarebbe pure portata a un party della squadra.

GIORNALISTA-ESCORT – «Io e Wayne ci siamo incontrati per la prima volta nel giugno dell’anno scorso al “235 Casino” di Manchester – ha raccontato la ragazza -. Wayne non aveva capito subito che lavoro facessi, ma ci ha messo poco. Poi ci siamo spostati in un angolo tranquillo del locale e lui mi ha dato un bacio lungo 3-4 minuti. Quando Rooney è andato a casa, ha cominciato a mandarmi diversi sms e mi ha proposto di rivederci. Gli ho risposto che mi andava bene ma che non sarebbe stato gratis e lui ha replicato che non c’era problema». E proprio in seguito agli scandali Ribery e Rooney, la reporter del Daily Star, Lauren Veveers, si è travestita da escort per «sedurre» i calciatori inglesi. In una sola notte sono caduti nella sua rete El-Hadji Diouf del Blackburn, il centrocampista dell’Hull City, Jimmy Bullard, il centrocampista di Stoke, Michael Tonge, e il portiere dell’Hull, Matt Duke.

(Pietro Vernizzi)