Per 40 anni ha accompagnato musicalmente La corrida, suonando al pianoforte e dirigendo l’orchestra. Prima accanto all’amico Corrado Mantoni, poi negli anni successivi sotto l’astro di Gerry Scotti. Roberto Pregadio, noto a tutti come il Maestro Pregadio, si è spento il 15 novembre scorso a 81 anni.

Nato a Catania il 6 dicembre 1928, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Napoli, diventando pianista stabile nell’Orchestra di Musica Leggera della Rai nel 1960. È stato direttore di orchestra nello show del cantante Claudio Villa alla Carnegie Hall di New York nel 1961. Tra il 1966 e il 1982 ha composto e diretto le colonne sonore di film come «Franco e Ciccio sul sentiero di guerra», «I quattro pistoleri di Santa Trinità» e «Catene».



Ha lavorato anche per diversi programmi radiofonici, tra cui «Tutta la città ne parla» (con Turi Ferro), «Le piace la radio?» e «Il microfono è vostro» condotto da Nunzio Filogamo. Negli anni Ottanta ha formato un gruppo musicale, il Sestetto Swing di Roma, con Baldo Maestri al clarinetto, Carlo Pes alla chitarra, Franco Chiari al vibrafono, Alessio Urso al contrabbasso e Roberto Zappulla alla batteria. Il gruppo l’album Five Continents prodotto da Fonit-Cetra. Anche se ciò che ha reso famoso il Maestro Pregadio è stato il fatto di lavorare, dal 1968 al 2008, come direttore d’orchestra e spalla storica di Corrado e poi di Gerry Scotti nella trasmissione radio e tv La corrida.



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Al lavoro per cinema e tv, Pregadio ha accompagnato una costante attività come insegnante di pianoforte, sia al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone sia al corso di «Musica per cantanti e autori di canzoni» nella Piccola Accademia della Comunicazione e dello Spettacolo di Stefano Jurgens. Ed è riuscito persino a organizzare in Vaticano una cattedra di Tecnica di improvvisazione e arrangiamento per orchestra di musica leggera.

 

In una delle sue rare interviste, rilasciata al Corriere della Sera l’8 novembre 1997, il Maestro Pregadio ha dichiarato: «Il segreto della Corrida? Piace proprio perché é uguale a se stessa, da quel lontano 1968 quando Corrado la lanciò alla radio: io lo raggiunsi più tardi. Aiuta a non pensare: per noi é un bagno di purificazione». E sul suo ruolo di spalla, ha aggiunto: «Corrado é il capocomico, io pendo dalle sue labbra. Sono lì per farmi stuzzicare». Pregadio ha rivelato che ai tempi d’oro de La corrida lui e Corrado si telefonavano ogni domenica mattina: «Commentiamo gli ascolti e lui mi racconta cosa abbiamo fatto il giorno prima, perché io non ricordo più nulla della puntata». E da un punto di vista musicale ha sottolineato: «L’invenzione più orrenda sono le basi preregistrate».



 

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L’ADDIO A CORRADO – Tra i numerosi episodi della lunga carriera del Maestro Pregadio, quello rimasto più impresso al grande pubblico è senza dubbio l’addio all’amico Corrado Mantoni, morto l’8 giugno 1999. In quel’occasione, Pregadio ha perso il suo aplomb, piangendo in diretta tv durante l’intervista sul Tg5. «Ho perso un amico con cui ho scherzato per tanti anni – le sue uniche parole -. In tanti anni al suo fianco nella “Corrida” non ricordo uno screzio neanche con i concorrenti: grazie alla sua bonarietà e alla sua classe».

 

L’ULTIMA DELUSIONE – Il 5 gennaio 2009 invece l’annuncio dell’intenzione di non prendere più parte alla Corrida, dopo che la produzione ha annunciato la volontà di porre Vince Tempera alla direzione dell’orchestra, limitando la presenza di Pregadio in diretta ad alcune occasioni particolari. Il Maestro ha quindi preferito partecipare ad alcune puntate di Italia allo specchio e fare parte del cast della nuova edizione dei Raccomandati condotta da Pupo. «La decisione di non prendere parte alla prossima edizione della "Corrida" non è mia ma di altri, e non è in alcun modo determinata dalle mie condizioni di salute che sono ottime», la dichiarazione di Pregadio in quel frangente.

 

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«NON SI GIOCA SU QUESTE COSE»
– Smentendo così le indiscrezioni che imputavano a problemi di salute la sostituzione con Vince Tempera, dopo circa 40 anni, alla direzione dell’orchestra della Corrida. Alcuni settimanali avevano riportato: «Da questa edizione Pregadio ha deciso di passare la mano: troppo gravoso l’impegno di una nuova stagione». Ma il direttore faceva sapere a stretto giro: «Quando ho letto che non avrei fatto lo show per motivi di salute mi sono infuriato. Non si gioca su queste cose, ho compiuto 80 anni ma sto benissimo. La verità è che Marina Donato, vedova di Corrado e produttrice, voleva farmi fare lo spettacolo in coppia con un altro e ho rifiutato». Jerry Scotti e Marina Donato avevano risposto: «Ci spiace che il maestro non abbia accettato la nostra offerta. Eravamo certi che sarebbe stato felice di essere protagonista di tutte le serate pur collaborando con Tempera, visto il gravoso impegno musicale richiesto. Quanto all’età siamo tutti giovani».
(Pietro Vernizzi)