Forse il loro amore sta tutta nella semplicità di quel necrologio che Sandra Mondaini ha fatto pubblicare sul Corriere della sera dopo la scomparsa del suo Raimondo. Nel riquadro bianco campeggia il nome del marito e, sotto, in piccolo, Sandra scrive soltanto, “Non c’è più”. Mancano le parole per descriverlo a tutti, quel dolore che non fa più mangiare, che impedisce di fare la fisioterapia quotidiana, persino di parlare con i cari. “Cosa farò adesso senza di te”. La storia di un amore, come ce ne sono tanti altri. Sandra non si sente speciale, “Non sono la sola nè la più grande vedova italiana…sono una vedova come tutte le altre”, ha detto dopo i funerali del marito.



Separati solo per 5 mesi – La coppia più garbata della televisione italiana non è riuscita a stare per molto tempo separata. Lo scorso 15 aprile, a causa di un blocco renale, si è spento Raimondo Vianello all’età di 87 anni (il 7 maggio ne avrebbe compiuti 88). Era ricoverato dal 4 aprile e la moglie, Sandra, inseparabile, era sempre stata al suo fianco, quasi peggiorando insieme a lui.



“Perchè è stato così amato? Perchè ci ha fatto ridere per cinquant’anni e non è stato semplice farlo con generazioni diverse, occorre avere classe, essere professionisti seri di talento e di intelligenza. Raimondo ha fatto ridere e sorridere l’Italia intera con eleganza e  garbo, ironia, distacco e misura senza mai essere volgare e sopra le righe”. Queste le parole commosse che monsignor Carlo Faccendini ha pronunciato durante l’omelia funebre di Raimondo. Finisce la giornata, Sandra discretamente si rifugia a casa con la famiglia di filippini con cui vive. “Il mio dolore non finirà mai”, dice ai microfoni di Mediaset. Profezia di un’altra fine. Resiste cinque mesi, dentro e fuori dalla clinica, migliora, ma poi peggiora e, infine, si lascia andare stancamente. A 79 anni, il 15 aprile raggiunge il marito.



Il cordoglio degli amici – In tanti nel mondo dello spettacolo e non solo si uniscono nel dolore per la scomparsa della coppia che ha accompagnato per anni la televisione, offrendo uno spettacolo divertente e intelligente, che ha raccontato con eleganza la vita degli italiani, prendendo in giro le dinamiche di coppia così vicine e uguali per tutti quelli che li hanno osservati. Il loro legame era diventato un marchio di fabbrica, nella vita come nel lavoro. “Si è conclusa una grande storia d’amore – ha detto Pippo Baudo – era inevitabile che ci fosse questo finale. Sandra non poteva stare senza Raimondo. Dal giorno del suo funerale non ha più vissuto”.

L’inizio insieme – Si erano conosciuti durante una cena a casa Bramieri nel 1958. Entrambi fidanzati, entrambi dopo poco tempo si innamorano. Raimondo dichiara il suo amore. Lei all’inizio lo snobba, poi ci ripensa e non si lasciano più, ma si chiede: "E io dovrei restare tutta la vita con questo qua?". Sì. Tutto insieme. Prima il teatro, le trasmissioni tv, poi il cinema. Prima in Rai e poi in Fininvest. Sempre fianco a  fianco per 340 puntate di Casa Vianello, cinque serie di Cascina Vianello e, per finire, Crociera Vianello.

La nuova tv – Si è parlato della fine di due maestri, soprattutto descrivendo la carriera professionale di Raimondo. L’Osservatore Romano, riconosce come, forse, Raimondo non ha fatto troppa fatica ad essere il numero uno, perchè di gente di quella caratura l’Italia non ne era piena in quegli anni. Fatto sta che lui ha insegnato un nuovo modo per fare ridere. Per prendere in giro i difetti degli italiani (anche le passioni più sacre come il calcio nella sua conduzione a Pressing su Italia Uno a partire dal 1991). E il suo valore aggiunto era Sandra, la spalla, se non la protagonista, e, spesso e volentieri, mira di battute e scherzi da parte del marito.

Lei milanese, figlia del pittore Giacinto Mondani, lui romano, figlio di un ammiraglio, deve il suo successo al cinema e agli sketch televisivi con Ugo Tognazzi. Lei veniva dal mondo della moda: aveva lavorato come modella negli anni Quaranta, poi il debutto sul palcoscenico con una piccola parte in una commedia, "Ghe pensi mi", di Marcello Marchesi, al Teatro Olimpia di Milano. Ma la notorietà arriva  qualche anno dopo con la tv: Sandra è infatti in onda dal primo giorno di trasmissioni Rai con "Settenote", poi con Mike Bongiorno in "Fortunatissimo". Nel corso della trasmissione "Io e la Befana", abbinata, alla lotteria di Capodanno, Sandra interpreta per la prima volta il personaggio del pagliaccio  Sbirulino, che la renderà ancora più famosa.

Sono stati bravi, hanno detto i critici, perchè hanno riproposto per anni lo stesso format senza mai stancare. La stessa trama della coppia che bisticcia, che si punzecchia, tenendo incollati i telespettatori per ore a sorridere e a  riconoscere la piccolezza dei litigi quotidiani in famiglia. Emblematica la frase che Raimondo rivolge a Sandra nell’ultima puntata di Crociera Vianello: "In tanti anni ho cercato sempre di tradirti… ma non ci sono riuscito mai". Compagni in tutto ma divisi soltanto al cimitero. Lei sepolta a Lambrate a Milano vicino alla madre, lui a 600 chilometri di distanza, al Verano a Roma.

(Ilaria Morani)