Invece di piloti, hostess e controllori di volo, stavolta scioperano i viaggiatori. A scatenare la loro protesta le nuove regole di sicurezza valide per gli aeroporti, che prevedono che chi si imbarca debba passare attraverso i body scanner integrali. Macchinari in grado di restituire l’immagine dei passeggeri completamente nudi.



PASSEGGERI IN «SCIOPERO» – Dopo una prima protesta organizzata lo scorso 24 novembre, è stato organizzato un nuovo «sciopero» per il prossimo 23 dicembre. L’iniziativa, illustrata sul sito boingboing.net, riguarda tutte le persone che hanno deciso di opporsi alle procedure di scanning della Transportation Security Administration (Tsa), l’agenzia Usa responsabile della sicurezza dei trasporti. Ma che presto saranno adottate anche nei principali aeroporti italiani.
 



«SCATENATE L’INFERNO» – Come spiegano gli organizzatori sul sito wewontfly.com, la protesta si baserà su tre punti fermi: «1. Se dovete assolutamente volare a tutti i costi, rifiutatevi di passare dagli scanner. Fatelo per proteggere la vostra salute e la vostra privacy. 2. Se potete evitare di volare, non volate. Colpite le compagnie aeree nel portafogli finché gli scanner e i palpeggiatori non se ne saranno andati. Fate sì che le compagnie aeree lavorino per noi. 3. Scatenate l’inferno. Fate notare la vostra disapprovazione per gli scanner e i palpeggiatori alla vostra compagnia aerea, il vostro hotel e tutti i funzionari del governo che rivendicano di stare lavorando per voi. Educate la vostra comunità».
 



 

 

UN «PICCOLO» SCHERZO – E sempre sul sito boingboing.net sono riportate diverse storie relative al body scanner. Uno di questi episodi si è verificato all’aeroporto di Miami. «I tecnici addetti allo scanner si sono fatti beffe di un loro collega dopo avere visto su una delle immagini dello schermo quanto fosse piccolo il suo pene. Lo scherzo è finito con il lavoratore deriso che ha picchiato un collega con un bastone d’acciaio». Le parti intime del dipendente dell’aeroporto erano state osservate dai suoi colleghi della Tsa mentre stavano conducendo un’esercitazione con i body scanner integrali dell’aeroporto. Innescando una serie a non finire di scherzi, durati un anno di scherzi e andati però a finire male. La vittima delle continue battute ha aggredito infatti un collega in un parcheggio riservato ai dipendenti, secondo quanto rivela il rapporto di polizia relativo al suo arresto. L’uomo finito in cella «ha dichiarato che non poteva più sopportare gli scherzi e che ha perso quindi la testa». Il dipendente ora è accusato di lesioni aggravate.
 

RESISTENZA PASSIVA – Come racconta quindi Cory Doctorow, gestore del sito boingboing.net, «la scorsa settimana mi sono rifiutato di sottopormi allo scanner integrale all’aeroporto Logan di Boston. Gli agenti della Tsa sono rimasti per un momento nel panico. Uno di loro continuava a mostrarmi una minuscola stampata dello scanner, dicendomi: “Questo è tutto quello che vediamo, perché sei preoccupato, questo è tutto quello che vediamo”. Ma dopo pochi istanti, hanno capito qual era l’unica cosa da fare e deciso come doveva avvenire il tutto, sottoponendomi a una rapida e superficiale perquisizione che non è stata più invasiva di un normale controllo con metal detector. Raccomando a chiunque di fare altrettanto».
 

 

 

IMMAGINI CONSERVATE – Ovviamente, la Tsa ha giurato più volte che gli scanner non conservano né possono trasmettere nessuna delle foto compromettenti con i viaggiatori ritratti completamente nudi. Ma sempre secondo il sito boingboing.net, che cita la Cnn come fonte della notizia, «la Tsa ha mentito. I documenti, che includono specifiche tecniche e contratti di vendita, indicano che la Tsa richiede ai fornitori di provvedere equipaggiamenti in grado di conservare e inviare le immagini dei passeggeri sottoposti a scansioni quando le macchine sono in modalità di prova».
 

FOTOGRAFA LA COLLEGA – Un’altra storia di abusi nell’utilizzo dei body scanner integrali è raccontata dal quotidiano inglese «The Sun». Secondo il tabloid, un portavoce di Scotland Yard ha dichiarato: «La polizia ha ricevuto una denuncia relativa a un incidente avvenuto al Terminal 5 di Heathrow il 10 marzo scorso. Un avviso di garanzia per molestie sessuali è stato inviato a un 25enne. Il dipendente della British Airways aveva scattato una foto di una collega, Jo Margetson, mentre passava inavvertitamente attraverso il body scanner». Jo Margetson ha raccontato al Sun: «E’ una cosa che mi dà fastidio anche solo a pensarci. Sono totalmente traumatizzata. Ne ho parlato con la polizia. Sono troppo agitata per andare a lavorare».
 

 

MA NON VEDE LE BOMBE – Eppure, nonostante l’invasività del body scanner integrale, la tv tedesca ha mostrato un suo giornalista che superava i controllo portando nascosti con sé diversi oggetti pericolosi o vietati. Il macchinario è riuscito a individuare il cellulare, il coltellino svizzero e il microfono, ma non ha notato tutte le componenti per realizzare una bomba nascoste in vari punti del suo corpo.

(Pietro Vernizzi)