Il governo spagnolo ha deciso di porre fine a quella che è diventata una vera e propria minaccia per le strade: le chewing-gum super-appiccicose. Secondo le autorità, verrebbero infatti a costare oltre 130mila dollari l’anno per ripulire la sola città di Barcellona.
 

GOMME SUPER-APPICCICOSE – Nel corso di un incontro cui ha partecipato il governo Zapatero al gran completo, i legislatori hanno stabilito che i produttori di chewing-gum devono usare dei composti chimici differenti. Sostituendo quelli attualmente in uso con un copolimero di vinil-acetato e di vinil-laurato come elementi base per la gomma da masticare. A rivelarlo è stato il quotidiano inglese The Guardian, secondo cui i nuovi composti chimici sembrerebbero facilitare la vita agli spazzini spagnoli nell’ingrato compito di staccare le chewing-gum dai marciapiedi. «Si appiccicano di meno, e questo rende più semplice la pulizia dell’asfalto», ha dichiarato il ministro della Salute spagnolo, Leire Pajín. Subito la vicenda è diventata un caso politico. Secondo gli oppositori del provvedimento infatti, benché meno appiccicose, le nuove basi chimiche per le gomme da masticare potrebbero essere pericolose per i consumatori.
 



COMPOSTI VELENOSI – I nuovi composti chimici approvati dal governo spagnolo sono utilizzati anche per colla, plastiche e diversi altri prodotti che le mamme invitano i bambini a tenere lontani dalle loro bocche. Ma il governo di Madrid ha replicato con una dichiarazione in cui si afferma che le nuove regole sono totalmente rispettose della salute. «Il settore ora può utilizzare i più moderni ingredienti che esistono in Europa e che hanno garanzie per la salute», ha dichiarato l’esecutivo. In Spagna le persone che sono sorprese a sputare le chewing-gum per terra possono essere multate fino a 450 euro. E se può sembrare un provvedimento severo, a Singapore – come scrive il New York Daily News – è vietato acquistare gomma da masticare sempre per la stessa ragione.
 



 

 

NUOVE FORMULE CHIMICHE – Al contrario, negli Stati Uniti non esistono simili regole, ma ci sono innovazioni nella realizzazione dei chewing-gum che rendono più semplice rimuoverli dai marciapiedi – oltre che da capelli, vestiti e scarpe dove a volte si appiccicano accidentalmente. Come sottolinea The Confectionery News, all’inizio di quest’anno un’azienda con sede nel Regno Unito ha lanciato negli Stati Uniti Rev7, un elemento base per chewing-gum che la compagnia sostiene sia facilmente rimovibile e biodegradabile. «Mi sarei aspettato ulteriori innovazioni in quest’area», ha dichiarato al periodico specializzato in commercio un analista della Leatherhead Food Research, Jonathan Thomas.
 



PANTALONI VIETATI ALLE DONNE – Quello spagnolo non è però l’unico divieto curioso in vigore nei vari Paesi del mondo. Molto più strano il fatto che in Francia esiste una legge di epoca napoleonica che proibisce alle donne di portare i pantaloni. Tanto che nel maggio scorso dieci deputati transalpini hanno depositato un progetto di legge per abolire il testo, ancora in vigore, varato il 26 brumaio anno VIII, appena otto giorni dopo il colpo di Stato di Napoleone. E che sta ancora nel corpus legislativo d’Oltralpe, mai soppresso.
 

GORILLA IN AUTOMOBILE – Meno curioso, ma più grave, il fatto che in Cina le coppie non possano avere più di un figlio. Ma le leggi stravaganti sono in vigore un po’ ovunque, tanto che su Facebook è stato aperto un gruppo intitolato «Leggi assurde nel mondo». A New York per esempio «è illegale per tutti fare qualunque cosa contro la legge». Ma, come riportato in un elenco pubblicato dall’Adnkronos, in Florida è illegale avere rapporti sessuali con un porcospino, mentre nell’Illinois non si può cenare in un locale che sta andando a fuoco. In Tennessee, invece, otto ragazze non possono abitare nello stesso appartamento perché ciò rientra nella definizione di «bordello». In Massachusetts non si possono portare in giro gorilla sui sedili posteriori della macchina.
 

 

 

BOMBE ATOMICHE IN CASA – A Baltimora (Maryland) non si possono vendere pulcini o anatroccoli a minorenni nella Settimana santa. Invece a Rehoboth (Delaware) è proibito fingere di dormire sulle panchine del lungomare e in Minnesota è vietato sostare di fronte a un edificio senza una valida ragione per essere lì, mentre in Mississippi è punito chiunque insegni il significato della parola «poligamia». In Arkansas un marito può picchiare la moglie ma solo una volta al mese. In Kentucky è vietato pescare con arco e frecce. Mentre in Utah non è ammesso pescare in sella a un cavallo. E nello stesso Stato è possibile tenere armi nucleari in casa, ma è multato chi le fa esplodere. In Montana un incontro di più di sette indiani è ritenuto «raid di guerra» e chiunque è autorizzato a sparare loro a vista. In Alabama nessuno può entrare in chiesa con baffi finti che potrebbero causare ilarità. Chi invece in Florida vuole lasciare un elefante in un parcheggio, può farlo purché paghi una tariffa non inferiore a quella delle automobili. Alle Hawaii due gemelli non possono essere dipendenti della stessa ditta.
 

FOLLETTI E MAIALI – Ma anche i divieti in vigore nei Paesi asiatici sono molto fantasiosi. In Giappone non si può oltrepassare la frontiera con foto che ritraggono genitali maschili e in Corea è multato chiunque cucini dei gatti randagi. In Turchia chi ruba olive non mature è punito con due anni di carcere. Ma soprattutto, è vietato flirtare con la moglie dei vicini, i loro figli, la loro servitù e soprattutto i loro animali domestici. In Israele la legge impedisce di allevare maiali, costringendo i trasgressori a ucciderli con le proprie mani. In Arabia Saudita se trovi petrolio nel tuo giardino devi informare il re prima di scavare una buca più profonda di 1500 metri. In Paraguay è legale duellare, a patto che entrambi gli sfidanti siano donatori di sangue. In Irlanda se un folletto Leprechaun bussa alla porta è obbligatorio per legge offrirgli la cena e in Russia è illegale dire qualsiasi frase che contenga più di quattro parole in inglese. In Francia infine è vietato dare a un maiale il nome «Napoleone».
 

(Pietro Vernizzi)