Giovani inglesi bocciati per tutto ciò che riguarda parti, bambini e maternità. Lo rivela una nuova ricerca, secondo cui oltre il 20% dei cittadini britannici tra i 18 e i 25 anni ritengono che la «dolce attesa» duri 12 mesi.

CORDONE OMBELICALE? UNO STRUMENTO – Mentre il 10% pensa che mangiare carni rosse possa influenzare il sesso del bambino e la metà si aspetta che il nuovo nato possa camminare e parlare prima di avere compiuto un anno d’età. A rendere noti i risultati della nuova ricerca è stato il quotidiano inglese The Guardian, secondo cui dal sondaggio emerge inoltre che il 20% delle persone senza figli è convinto che il cordone ombelicale sia uno strumento musicale, mentre il 27% ha spiegato che potrebbe prendere in considerazione l’ingegneria genetica se questo fosse in grado di migliorare l’aspetto del bambino. L’ampia maggioranza (il 70%) non ha la più pallida idea di quanto potrebbe venire a costare crescere un bambino. Un terzo delle persone crede che mille sterline (poco meno di 1.200 euro) possano essere sufficienti per pagare corredo, cibo, vestiti e giocattoli per il primo anno di vita del bambino, mentre gli ultimi studi suggeriscono che la vera somma sia di nove volte più alta. Intervistata dal Guardian, Tracey Cox, esperta di relazioni, ha esordito con un’ironia molto «British»: «Dallo studio emerge che i giovani inglesi di età adulta hanno molta fiducia nella rapidità dell’evoluzione della specie, pensando che i bambini camminino e parlino nel loro primo anno di vita.
 



 

 

PARTO E CHIRURGIA ESTETICA – Un’osservazione più seria, che emerge dal sondaggio, considerata la grande quantità di informazioni disponibili su questo soggetto a scuola, tra coetanei e nelle stesse famiglie, è che colpisce quanto questi giovani adulti siano innocenti e creduloni quando si parla di bambini, genitori e parto». E la ricerca ha mostrato inoltre che non è solo l’aspetto dei bambini a importare ai giovani inglesi. Una su quattro (il 26%) delle donne intervistate infatti ha ammesso che potrebbero prendere in considerazione la chirurgia estetica dopo avere partorito al fine di recuperare la forma corporea precedente alla gravidanza. Mentre il 21% degli intervistati ha dichiarato di ritenere che le donne siano più adatte a cambiare i pannolini (a seconda dei punti di vista, solo il 21% o ben il 21%…).



A 28 ANNI L’ETA’ IDEALE – Complessivamente, il 58,33% delle persone ha risposto che la migliore età per incominciare a formare una famiglia è a 28 anni e oltre la metà (il 56,24%) pensa che due bambini sia il numero ideale di discendenti per la famiglia «perfetta». La ricerca, basata su un campione di 2mila persone, è stata commissionata in occasione dell’uscita nelle sale della commedia romantica «Life As We Know It» (Tre all’improvviso), con Katherine Heigl e Josh Duhamel. I due, nel ruolo di una ristoratrice e del direttore sportivo di una rete televisiva, mettono al mondo una bambina pur senza avere una relazione duratura. Dando vita a una serie di scene tra il comico, il drammatico e il paradossale.
 



(Pietro Vernizzi)