Festeggiare la notte di san Silvestro con le bollicine giuste: ma come scegliere? Nel corridoio del supermercato – o in un’enoteca per i più pretenziosi – si affastellano le marche, italiane o straniere, di spumanti e champagne. E guardare solo il prezzo non è il criterio giusto per scegliere le bollicine migliori. Ecco quindi alcuni consigli per fare un brindisi davvero col botto e di gusto a Capodanno.
Ci sono due metodi per ottenere lo spumante: lo charmat e lo champenois o classico, non potendo usare la denominazione francese perché tutelata; quest’ultimo metodo viene indicato in etichetta. La differenza sta nel fatto che con il metodo charmat la fermentazione avviene in tini mentre con il metodo classico avviene anche in bottiglia, per tre anni, e questo ovviamente fa salire il prezzo.
Inoltre lo spumante di qualità è più alcolico dello spumante semplice. Sull’etichetta dello spumante possiamo leggere DOC (ovvero denominazione di origine controllata), DOCG (ovvero denominazione di origine controllata e garantita) o VQPRD (Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate). Quest’ultimo, quando indicato sull’etichetta deve essere seguito dalla denominazione della regione di produzione.
Altre poi sono le indicazioni fondamentali di cui tenere conto nell’acquisto di uno spumante: può essere definito come blanc de blancs (proveniente unicamente da uve bianche), cuvée (proveniente da diverse uve), pas dosé (senza aggiunta di sciroppi) e, cosa essenziale, a fermentazione naturale (senza aggiunta di gas). È inoltre importante prestare un occhio alla data della sboccatura, ovvero quando è stato eliminato il deposito nelle bottiglie.
A seconda dei gusti, bisogna poi guardare al grado di dolcezza e secchezza: lo spumante può essere brut ed extra brut (secco e secchissimo), brut millesimato (con indicazione dell’annata), sec (secco), demi-sec (semi secco), doux (dolce) o cremant (poco frizzante). Questo non influisce sulla qualità, ma va valutato in base al gusto personale e anche a quello con cui lo si vuole accompagnare.
Ecco, sinteticamente, gli elementi da controllare:
* DOC o DOCG (VSQPRD);
* millesimato;
* a fermentazione naturale;
* classico (champenois);
* pas dosè;
* con la data della sboccatura.