Home page di Google dedicata a celebrare l’architetto Josef Frank con un logo disegnato nello stile dell’artista. Ricorre oggi infatti il 125° anniversario dalla nascita di Josef Frank, nato a Baden il 15 luglio del 1885. La vita dell’architetto è stata avventurosa, e non soltanto perché, essendo di famiglia ebrea, dovette fuggire dal’Austria subito dopo l’invasione nazista. L’artista celebrato oggi sulla home page di Google è stato anche al centro di numerose polemiche e scambi di accusa nate all’interno dello spumeggiante movimento modernista. Frank, in particolare, accusò il famoso Bauhaus di voler imporre un’ortodossia dogmatica a tutti gli artisti. Mentre alcuni critici non apprezzarono l’originalità fuori dagli schemi dell’architetto austriaco, ritenendo che il suo fosse un ritorno al passato.



 

Ma il retroscena probabilmente sconosciuto ai più è che la realizzazione del Werkbundsiedlung di Vienna, attribuito dai manuali ad Adolf Loos, è stata in realtà curata e progettata da Josef Frank. Ma Loos, maestro di Frank e più anziano di 15 anni, se ne assunse tutti i meriti. Eppure, il Werkbundsiedlung è forse l’opera più importante realizzata da Josef Frank. Costruito tra il 1930 e il 1932, il Werkbundsiedlung è un esperimento di pianificazione urbana dalle forti implicazioni politiche cui hanno partecipato tutti i più importanti architetti austriaci. Nel periodo della cosiddetta «Vienna rossa», tra il 1919 e il 1934, il partito Social-democratico che governava la capitale austriaca decise di investire tantissimi soldi ed energie per sviluppare uno spazio nel quale potessero vivere delle persone comuni.



 

 

Gli anni ’20 e i primi anni ’30 furono dominati da edifici spesso dall’enorme prestigio, soprannominati «Fortezze socialiste», con nomi espliciti come «Karl-Marx-Hof», cioè «palazzo Carlo Marx». Il Werkbundsiedlung fa parte di questa serie ed è composto da 70 villette urbane disegnate da 32 diversi architetti. Josef Frank è stato l’iniziatore dell’esperimento architettonico, concependolo in contrapposizione allo stile monumentale all’epoca predominante a Vienna. La sua idea in pratica consisteva nel costruire delle villette dove delle persone non particolarmente benestanti, per esempio degli operai, potessero vivere in modo dignitoso. Una vera e propria rivoluzione, in quanto per la prima volta nella storia l’architettura si rivolgeva non più ai ceti ricchi, ma a quelli poveri.



 

(Pietro Vernizzi)