Comode e pratiche in spiaggia ma pericolose per la salute. Ciabattine e sandali infradito possono provocare danni alle dita e ai muscoli delle gambe. E sono meno salutari persino del «mitico» tacco 12. A rivelarlo è una ricerca del servizio sanitario britannico, costretto a sborsare 40 milioni di sterline l’anno (cioè quasi 48 milioni di euro) per curare oltre 200mila pazienti messi ko dalle infradito. Anche perché, secondo il sondaggio realizzato dall’azienda Mbt, ben 15 milioni di persone indossano le flip-flop almeno una volta nei mesi estivi e una donna su cinque afferma di possederne un paio o più di uno. Eppure secondo i medici le ciabattine tendono a deformare di chi le indossa, a causa della loro forma particolare.
Spostando l’appoggio sull’esterno del piede anziché sul tallone e provocando danni a lungo termine non solo alle dita, per via del prolungato sfregamento, ma anche ai muscoli delle gambe, con un dolore diffuso che interessa stinchi e polpacci. Conseguenze cui va poi aggiunto il rischio «inciampo», che provoca storte alle caviglie e talora delle vere e proprie fratture, dovute alla mancanza di stabilità sui terreni accidentati. «Quando si cammina con le flip-flop – ha rivelato al Corriere della Sera Mike O’Neill, portavoce della Society of Chiropodists and Podiatrists – si tende a far scorrere il piede verso l’interno, mettendo tutta la pressione sull’alluce e a lungo andare questa rotazione costante indebolisce la caviglia, mentre la mancanza di supporto delle infradito può causare dolore ai tendini del piede e della parte inferiore della gamba, con ripercussioni anche sugli stinchi. Non solo. Se non si è abituati a portarle, possono anche scatenare delle dolorosissime vesciche».
Per non parlare del fatto che, siccome il piede non ha una corretta stabilità, le dita si danneggiano in quanto si tende a fare pressione sulle punte, arcuandole, per non perdere la presa con le ciabattine. Eppure, spesso le infradito sono utilizzate come calzature versatili da portare ovunque. Numerosi turisti effettuano le loro escursioni nei siti archeologici indossando le flip-flop. In questo modo oltre a rischiare di scivolare sulle superfici accidentate, si espongono i piedi al rischio di tagli, graffi e unghie sanguinanti. Basta un nulla infatti per inciampare su una pietra o perché il piede sia pestato da un’altra persona. Per non parlare delle persone diabetiche, che si ammalano più frequentemente ai piedi di quelle sane a causa del ridotto afflusso di sangue agli arti inferiori.
Ma spesso le ciabatte sono utilizzate anche per guidare. Un’abitudine che può essere pericolosa, in quanto il piede può scivolare dal pedale durante la frenata, come ammonisce una seconda ricerca inglese realizzata dalla Sainsbury’s Car Insurance. Che ha rivelato un incremento del numero di persone che si mettono al volante con le infradito o addirittura a piedi nudi. Come scrive il sito web sify.com, dalla ricerca di Sainsbury risulta che un automobilista su cinque ha rivelato di indossare ciabatte o essere scalzo alla guida. E questo in particolare nel luglio scorso, quando c’è stata una crescita degli incidente di oltre il quattro per cento rispetto allo stesso periodo del 2009. E le flip-flop sono rischiose anche secondo Peter Rodger, responsabile degli esami di scuola guida dell’Institute of Advanced Motorists, un’associazione inglese in prima linea per aumentare la sicurezza sulla strada.
«Il tuo piede può scivolare fuori dalla ciabattina, soprattutto mentre stai frenando – ha spiegato Rodger al Daily Express -, e di conseguenza scorrere via dal pedale. Ma anche guidare a piedi nudi è sconsigliato». Tra i suggerimenti degli esperti c’è inoltre quello di diffidare dalle ciabattine da pochi euro. Come scrive il sito tifeoweb.it, «le flip-flop non si dovrebbero comprare a caso, ma dovrebbero rispettare alcuni requisiti per essere sicure, tra cui quello di piegarsi bene nella zona del metatarso se afferrate per le due estremità: qualora si pieghino a metà è sconsigliato l’utilizzo». «Le infradito sono universalmente diffuse perché sono facili da indossare – fa il punto Emma Supple, consulente podologa per Mbt -, ma bisogna essere consapevoli del fatto che un uso prolungato sulle superfici dure può causare problemi di varia natura agli arti inferiori».
Non a caso l’Associazione dei Medici Podologi Americani (Apma) ha stilato un decalogo sui comportamenti da adottare e su quelli da evitare quando si indossano le infradito. In primo luogo è importante scegliere il modello giusto, meglio se in pelle e di marche certificate per scongiurare il rischio vesciche; inoltre, è consigliabile cambiarle ogni anno, soprattutto se si notano segni di usura; infine non vanno assolutamente messe se si ha intenzione di svolgere lavori pesanti, compiere lunghe camminate o praticare attività sportiva. «Solo perché sono delle calzature divertenti, ciò non significa che siano anche salutari – ha dichiarato al Corriere la dottoressa Kathleen Stone, presidente dell’Apma – e la moderazione è la regola generale che vale sempre, e a maggior ragione in questo caso, visto che è bene ricordare che la maggior parte delle infradito in commercio non andrebbe indossata a lungo durante il giorno».
(Pietro Vernizzi)