Di telefonate così (e da personaggi veri) a Sergio Marchionne ne devono arrivare molte, a giudicare dalla reazione (o dalla non reazione) dell’ad Fiat al sentire un presunto Nichi Vendola che dall’altro lato della cornetta intona il rap dell’operaio. Ad organizzare lo scherzo sono stati i comici di Tutti pazzi per Rds, trasmissione del mattino di Radio dimensione suono.



«Pronto, sono il presidente Vendola, avrei piacere di parlare col dottor Marchionne». Inizia così la telefonata al centralino della Fiati. La voce è quella di Barty Colucci, comico pugliese, ma la centralinista non ha dubbi. «Presidente, posso nel frattempo dire tutta la mia ammirazione per lei, sono onorata di parlare con lei». Arriva poi la risposta di Marchionne.



«Sono appena tornato dall’America», spiega Marchionne al finto-Vendola, che gli chiede se non abbi a cuore anche l’Italia. «La posizione della Fiat è stata di una chiarezza incredibile, è una proposta di investimento di sostanza». Marchionne ricorda di aver preso impegno «non solo verso un gruppo di istituzioni finanziarie, ma anche nei confronti del governo italiano al livello più alto». Ma il meglio dello “scherzo” del finto Vendola deve ancora venire…

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«In Italia non si capisce il rischio che stiamo correndo in campo internazionale – prosegue Marchionne – se non abbiamo il coraggio di affrontare questo atteggiamento sclerotico nelle relazioni industriali per portare il discorso avanti per il bene della Fiat e il bene del Paese».

 

Il comico allora ammette la divergenza di opinioni e dice: «Sergio, spero di farti cambiare idea rappandoti la lettera di un dipendente Fiat». Marchionne rimanne impassibile dall’altro lato della cornetta, solo un attimo di esitazione quando l’imitatore si smaschera.

 

Scherzo riuscito, ma senza far perdere all’ad la sua calma canadian.

 

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