Un tour operator indiano ha lanciato un pacchetto vacanze per coppie in crisi con tanto di consulente matrimoniale incluso nel prezzo. Un modo, proprio come nel film «L’isola delle coppie», per dare a marito e moglie l’occasione di affrontare una terapia intensiva finalizzata a risolvere i loro problemi all’interno di un contesto rilassante.



VIAGGI SALVA-COPPIE – A ideare i «viaggi salva-coppie» è stato Vijesh Thakkar, proprietario di una compagnia di viaggi di Mumbai, «KV Tours and Travel». Come scrive Laurie Israel sull’Huffington Post, in India i matrimoni che si concludono con un divorzio sono di meno (circa uno su cento) rispetto a Stati Uniti ed Europa. Ma la percentuale è in aumento, specialmente nelle grandi città, a causa del cambiamento nello stile di vita, all’urbanizzazione e all’indipendenza economica delle donne. Cresce dunque la prevalenza di atteggiamenti «occidentali» nei confronti del matrimonio.
 



DIVORZI RADDOPPIATI – Con la conseguenza che la percentuale di divorzi è raddoppiata negli ultimi cinque anni. Nello stesso tempo però la cultura tradizionale indiana considera il divorzio come qualcosa di cui vergognarsi, e la consulenza matrimoniale fatica a essere accettata. Dopo avere visto il matrimonio del suo migliore amico andare in frantumi, Thakkar si è chiesto se potesse aiutare delle altre persone nella sua stessa situazione a evitare il divorzio. Con questo obiettivo in mente nel 2009 ha lanciato un pacchetto viaggi dedicato alle coppie «scoppiate».
 

 

 

PACCHETTO CON CONSULENTE – L’idea è che la coppia parta per una permanenza della durata di una settimana in un resort dove grazie a tempo libero e situazioni piacevoli è possibile ricucire la loro relazione. Dapprima, Thakkar pensava che una vacanza rilassante in una destinazione tranquilla avrebbe potuto rigenerare il matrimonio. Ma le coppie che hanno problemi di questo tipo spesso continuano a litigare per l’intera settimana. L’esperienza insegna che una coppia non riesce a identificare e risolvere le sue difficoltà di comunicazione, nemmeno grazie alla rilassante atmosfera di una vacanza. L’intuizione di Thakkar è stata quindi quella di aggiungere un’opzione al pacchetto dei «viaggi salva-coppie»: essere accompagnati da un consulente matrimoniale. Non sempre però questa figura è presentata alle coppie indiane per quello che è veramente.
 



L’ISOLA DELLE COPPIE – A causa del modo con cui è concepito il fallimento di un matrimonio nella cultura indiana, cui si aggiunge una radicata resistenza nei confronti della psicoterapia, a volte la presenza del consulente matrimoniale era organizzata in segreto da amici o parenti preoccupati per la crisi della coppia. In questo caso, il personaggio viaggiava in incognito, rivestendo ufficialmente un ruolo diverso. Quando la vacanza iniziava, il consulente aiutava discretamente la coppia a risolvere le difficoltà di comunicazione senza rivelare la sua vera identità. La recente commedia di Hollywood «L’isola delle coppie» racconta appunto di alcune coppie che tentano di migliorare le loro relazioni rivolgendosi a un consulente su un’isola tropicale.
 

 

 

MEDIAZIONE MATRIMONIALE – E come suggerisce l’Huffington Post, nelle società dove la psicoterapia è ampiamente accettata questo potrebbe avvenire apertamente attraverso un valido approccio di psicologi e altri professionisti in grado di affrontare i problemi legati al matrimonio. Di fatto, potrebbe essere molto più utile un modo di pensare costruttivo e il fatto di consentire alla coppia di parlarsi, rispetto alla tipica sessione di psicoterapia. Il ruolo di «guida» di questi viaggi potrebbe essere rivestito da un consulente matrimoniale, o da un altro professionista che tratta questo tipo di problemi, come un mediatore. Nella mediazione matrimoniale, un esperto lavora insieme alla coppia per identificare e comprendere i problemi di comunicazione. E pur essendoci una certa sovrapposizione tra consulenza e mediazione matrimoniale, ciascun approccio può essere molto d’aiuto per una coppia la cui relazione è in difficoltà.
 

ANALISI IN TEMPO REALE – Il vantaggio di prendersi una vacanza accompagnati da una guida di questo tipo è che consente di avere molto tempo a disposizione per analizzare le interazioni della coppia in tempo reale, senza dovere vincolare questi momenti a un’ora di psicoterapia o a una sessione di mediazione. E’ un modo intensivo di affrontare i problemi. E come ipotizza Israel sull’Huffington Post, la guida di viaggio può prendere nota delle interazioni verbali tra marito e moglie, combinandole addirittura con registrazioni audio. In questo modo, la coppia e il consulente possono analizzare esattamente che cosa è stato detto, per capire quindi come migliorare la loro reciproca comunicazione.
 

(Pietro Vernizzi)