Una donna americana incapace di dimenticare. A distanza di anni, si ricorda con esattezza che cosa ha fatto giorno per giorno. Si chiama Jill Price è ed è una delle otto persone al mondo affette da ipertinesia, detta anche sindrome ipertimestica.
MALATTIA MISTERIOSA – La 45enne, nata a New York, è in grado di ricordare con esattezza tutti i dettagli di ogni giorno della sua vita da quando ha l’età di 14 anni. E proprio su di lei gli esperti hanno condotto le prime ricerche per scoprire i segreti dell’ipertinesia. Jill è in grado di rievocare diversi momenti insignificanti della sua vita in tutti i particolari. La sindrome ipertimestica è caratterizzata da una memoria autobiografica altamente superiore alla media e dal fatto di trascorrere lunghi periodi di tempo a pensare al passato. Price sembra avere sviluppato parti del suo cervello associate al Disturbo ossessivo-compulsivo (Ocd), cioè dal fatto di sentire il bisogno insopprimibile di compiere determinati atti.
La prima ricerca sull’ipertinesia è stata pubblicata nel 2006 sulla rivista Neurocase. E nel 2008, la donna è stata coautrice del libro «La donna che non può dimenticare», in cui spiega la sua vita con la sindrome ipertimestica. In questi giorni la Price è stata intervistata dal quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, raccontando come ci si sente con la sua rarissima malattia. L’intervista è stata l’ulteriore occasione per dare prova della sua capacità di ricordare tutto nel dettaglio. Il giornalista le ha chiesto per esempio che cosa è successo il 19 luglio 1989.
TEST DELLA MEMORIA – «Era un mercoledì – ha risposto immediatamente la Price -, quel giorno un aereo si è schiantato in Kansas. Lo abbiamo visto in televisione, il velivolo è uscito di pista ed è scivolato in un campo». E aggiunge la 45enne: «Ho visto la notizia in casa di un amico. Mi ricordo che il pilota e alcuni passeggeri sono sopravvissuti e che l’incidente si è verificato il giorno dopo l’omicidio dell’attrice Rebecca Schaeffer. Un maniaco ha sparato alla porta di casa sua». Dopo avere snocciolato dati e dettagli, Price osserva con nonchalance: «Non è che mi ricordi tutto. Si tratta di cose che hanno a che fare con me. Gli incidenti aerei per esempio mi hanno sempre affascinato fin da quando ero una bambina».
FATTI AUTOBIOGRAFICI – E gli chiede a quel punto il giornalista: «Si ricorda quando il Boeing 747 delle Trans World Airlines è esploso a New York, a soli dieci minuti dopo la partenza?». «Ma certo – replica la donna -, quello era il volo TWA 800i. E’ successo il 17 luglio 1996, e per inciso era sempre un mercoledì». «E il 4 ottobre 1992 che cosa è successo?», la incalza l’intervistatore. «Quel giorno ero molto triste perché il mio cane era morto due giorni prima. Nel week-end siamo stati a casa di un amico e la domenica siamo andati tutti insieme per un pic-nic sulla spiaggia». Ma al di là dei singoli eventi, Price spiega di ricordarsi «soprattutto i fatti autobiografici. Tutto quello che mi riguarda personalmente, o che è relativo alle mie esperienze o a quelle legate alla mia famiglia e agli amici».
WEB TV NEL CERVELLO – E come rivela sempre la donna incapace di dimenticare, «le immagini nella mia mente assomigliano a quelle di una web tv multipla. Come una specie di film proiettato continuamente, all’infinito. Le telecamere hanno registrato alcuni episodi della mia vita e ora li trasmettono tutti in simultanea. In modo arbitrario e senza alcun collegamento dimostrabile. Passando magari dal ricordo dell’attentato a Giovanni Paolo II al fatto che, 31 anni fa, ho avuto la varicella». E questo flusso continuo, prosegue Price, non si può mai spegnere. «Io sono sempre lì, non importa se sto guidando una macchina, facendo shopping o parlando con un giornalista. Anche se, di solito, a queste immagini non presto nessuna attenzione». E non c’è stato sforzo di memorizzare alcune immagini piuttosto di altre.
«NON MI SFORZO DI RICORDARE» – «Mi sono rimaste impresse in modo spontaneo, so soltanto che tutto questo è successo». Ed è difficile che questo sia di qualche utilità per la vita quotidiana della 45enne. «In, molti credono che io sia una specie di enciclopedia o che abbia una memoria fotografica, ma questa è una sciocchezza. Specialmente per le cose a cui non sono particolarmente interessata, la mia memoria è piuttosto inferiore alla media. Quando andavo a scuola, le interrogazioni di storia, le poesie da imparare a memoria e le recite teatrali per me erano un vero e proprio incubo. E quando questo pomeriggio andrò a fare la spesa, avrò bisogno di scrivermi una lista con tutte le cose da comprare, come fa la maggior parte delle donne».
(Pietro Vernizzi)