Mario Monti avrebbe proposto di reintrodurre una tassa sui cani, scatenando la rivolta degli animalisti su Facebook e Twitter.
TASSE “MOSTRUOSE” – Ma non si tratta dell’unica riforma “mostruosa” che potrebbe essere approvata dal nuovo presidente del consiglio. La sua missione, si sa, è risanare i bilanci disastrati dello Stato, e gli basterebbe darsi un’occhiata in giro e imitare le imposte più stravaganti presenti all’estero. Non solo in Svizzera, dove la polizia uccide a sangue freddo cani e gatti se il loro padrone non paga 50 franchi l’anno come previsto dalla legge. Come riferisce Il Giornale in Australia, dopo avere studiato in modo approfondito i danni che producono sull’ambiente i rutti e le flatulenze di ovini e bovini, hanno deciso di creare un’imposta ad hoc. E in attesa di installare un contatore di rutti su ogni mucca, per ora le autorità australiane si sono accontentate di un calcolo approssimativo, facendo pagare 60 centesimi l’anno per ciascun bovino e 8 centesimi per ovino. Gli Stati Uniti invece – rivela Tgcom – prevedono balzelli su lap dance, locali a luci rosse, club privè, ma anche sugli sciacquoni del wc e sui tatuaggi.
IMPOSTA SULLA DROGA – Lo Stato del Tennesse ha la faccia tosta di tassare persino la droga: chi porta nelle tasche più di un grammo di stupefacenti, è costretto ad acquistare una marca da bollo il cui valore varia in base al fatto che si tratti di cocaina, eroina o hashish. Anche nel campo delle misure che Mario Monti dovrà adottare a favore dello sviluppo, gli Stati stranieri possono fare scuola. I Paesi Bassi prevedono per esempio sgravi fiscali per chi si iscrive a lezioni di stregoneria o magia nera. In Ungheria è stato invece presentato un disegno di legge che prevede un balzello sulle cravatte per trovare i fondi a favore dei musei. E in Polonia chi dona il sangue ottiene uno sconto sulle tasse pari a 45 euro. In Russia l’Erario ha deciso di creare nientemeno che un’imposta sui mammut. La proposta è di fare pagare una cifra per ciascuno dei reperti preistorici presenti nei musei, ma i magistrati si sono opposti creando un caso giudiziario. Del resto, scrive sempre Il Giornale, i russi nella loro storia hanno dovuto subire anche un’imposta sulla barba introdotta da Pietro il Grande.
BALZELLO SULL’OMBRA – Una delle tasse più stravaganti di sempre, anche se mai quanto quella della Serenissima Repubblica di Venezia, giunta a far pagare locande e ristoranti per ogni ombra prodotta dalle loro tende sulle strade pubbliche. Mentre la Prussia tassava il cinguettio dei passerotti nelle ore notturne. Anche in Italia non scherziamo. Il codice fiscale infatti, basato sull’anno di nascita che include solo unità e decina e non centinaia, proibisce di fatto di vivere più di 99 anni. Tanto che 6mila centenari sono stati multati, perché le loro dichiarazioni dei redditi risultavano false: secondo l’erario, dovevano essere considerati dei neonati o poco più e non si capiva come potessero godere già della pensione.
(Pietro Vernizzi)