Il 2011 agli sgoccioli e qualcuno ha avuto l’idea di raccontarlo attraverso i social network: twitter e facebook in primis, ma anche youtube. Quei mondi virtuali cioè dove ormai si incontrano centinaia di milioni di persone e dove soprattutto si discute, si commenta, si leggono notizie dell’ultimissima ora. Il sito Year in Hashtag raccoglie tutta questa messe di informazioni permettendo di rileggere così le cose che più hanno colpito, si sono discusse, sono rimaste del 2011 ornai ai suoi ultimi giorni. Ma cosa sono gli hashtag? In italiano li chiamiamo “cancellati”, si trovano sulla tastiera del computer e del telefonino, nel mondo dei social network in particolare twitter si usano per raggruppare tutte le notizie su un solo tema. Con gli hashtag dunque possiamo ricapitolare l’anno che sta finendo. Un 2011 che è stato davvero ricco di eventi sia a livello italiano che internazionale: pensiamo solo alla rivoluzione nord africana con il crollo di regimi decennali quali quello di Gheddafi in Libia, ma pensiamo anche alla fine improvvisa del governo Berlusconi. Naturalmente la crisi finanziaria mondiale e il poi il fenomeno degli indignados e il movimento di Occupy Wall Street, l’uccisione di bin Laden. Il sito Year in Hashtag è dunque una sorta di calendario giorno per giorno, mese per mese: tweets, video, foto e commenti in quantità industriale. Interessante poi scoprire che dietro a questo sito ci sono degli italiani, in particolare l’ideatrice Claudia Vago: ripensando agli eventi del 2011, ha detto, si è resa conto di come la sua vita fosse cambiata. Ecco dunque l’esigenza di raccogliere quanto accaduto nel 2011. “Per rendere omaggio a tutti coloro che in questo 2011 hanno raccontato la realtà intorno a loro e l’impegno di migliaia di persone che ogni giorno hanno costruito un pezzo di storia” spiega. Con la consapevolezza che proprio la Rete ormai racconta meglio di ogni altro mezzo cosa succede nel mondo. L’idea sta riscuotendo un enorme successo su twitter e adesso si pensa a farne una versione in lingua inglese: il segreto del successo del sito sta nel fatto che gli popolo dei social network ci si ritrova e ci si riconosce con un senso di appartenenza a una comunity globale e mondiale attraverso cui passano gli occhi del mondo.
Un archivio, sottolineano i curatori del sito, disponibile e gratuito per tutti che è bello “sfogliare” non solo per nostalgia, ma anche per riprendere in mano avvenimenti epocali che hanno davvero cambiato il mondo e le nostre vite.