Quando Trey è venuto al mondo, i suoi genitori non immaginavano che una famiglia che non avevano mai incontrato avrebbe reso così speciale quella nascita. Lisa Kampf e Grant Brown, che vivono a Windsor, città canadese dell’Ontario, insieme a un bel maschietto di sono trovati di fronte a una sorpresa che non si sarebbero mai aspettati.
REGALO INASPETTATO – Tutto è nato il 22 febbraio dell’anno scorso, quando la famiglia Mamo ha perso il figlio Bryce, di 14 anni, portato via da un tumore. I genitori hanno deciso di tenere viva la sua memoria offrendo un dono al primo figlio nato nel primo anniversario della morte di Bryce. Come scrive il sito del network canadese Cbc, la sorte ha voluto che questo bambino fosse Trey Brown. In un primo momento, i suoi genitori non hanno accettato la borsa regalo riempita con un corredo per neonato.
«CI HA LASCIATI SENZA PAROLE» – Non avevano annunciato a nessuno che Trey era nato, e pensavano che il dono fosse destinato a qualcun altro, anche perché il nome sul biglietto d’auguri era quello di due perfetti sconosciuti. Ma l’infermiera dell’ospedale ha spiegato loro le intenzioni della famiglia Mamo, e loro si sono commossi. «E’ stato qualcosa che ci ha lasciati senza parole – ha dichiarato Kampf -. Ha dato un senso molto più grande al suo arrivo, e al fatto di venire a sapere della disgrazia legata al fatto di perdere un figlio. Bryce ora custodirà il nostro bambino, e gli siamo molto grati per questo». La famiglia Mamo così ha trasformato la loro perdita in una situazione positiva aiutando un’altra famiglia.
ANGELO CUSTODE – Sul biglietto era scritto: «Buongiorno. Vorremmo ringraziarvi per avere accettato questo regalo. Il nostro figlio è scomparso esattamente un anno fa, e avevamo bisogno di fare qualcosa di speciale per commemorarlo. Speriamo che voi possiate trascorrere molti momenti memorabili con il vostro figlio. Godetevi ogni giorno, ogni momento, perché sono preziosi». A leggere il biglietto di felicitazioni per la tv Cbc è stata la stessa madre di Trey, Lisa, originaria della cittadina di Amherstburg, nell’Ontario, che definisce Bryce come l’angelo custode del suo neonato.
IL NUOVO NOME DI TREY – «E’ il nostro terzo figlio e non era atteso in nessun modo – ride Kampf -. Ma siamo felici che sia qui, è sicuramente una gioia, e ora ha anche un angelo che veglia su di lui». Lisa ha aggiunto che ricordare Bryce è un «buon karma», cioè una buona azione secondo la terminologia induista ormai entrata nel lessico comune. Proprio per questo, i genitori del neonato hanno deciso di chiamarlo Trey William Bryce Kampf Brown. I neo-genitori hanno tentato di contattare la famiglia Mamo per ringraziarla per avere condiviso la loro gioia e il loro dolore con dei completi sconosciuti. Lisa Kampf vuole che i Mamo sappiano che il nome del loro figlio continua a vivere.
IL DONO DELLA FAMIGLIA CAVALLARO – Altrettanto commovente il gesto della famiglia di Emmanuele Cavallaro, un 20enne siciliano morto in seguito a un incidente stradale, che ha deciso di donare gli organi del figlio a uno sconosciuto. Il giovane, originario di Favara in provincia di Agrigento, è morto il 28 febbraio scorso all’ospedale San Giovanni di Dio dopo tre giorni di agonia. La Smart di Cavallaro si era rovesciata su una strada vicino alle contrade Petrusa e Saraceno, al confine tra Agrigento e Favara. Il 20enne era in un primo momento rimasto gravemente ferito, e un altro ragazzo era rimasto ferito, in un incidente stradale avvenuto all’alba. La Smart si era ribaltata ripetutamente senza scontrarsi con altre auto. Cavallaro era stato quindi ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio, e le sue condizioni erano parse subito gravi.
CONSENSO O DISSENSO – Secondo i dati Aido, i donatori di organi in Italia sono stati in costante crescita. Sono passati infatti da 788 nel 1999, a 821 nel 2000, 911 nel 2001, 945 nel 2002, 947 nel 2003, 1.120 nel 2004, 1.117 nel 2005, 1.139 nel 2006, 1.097 nel 2007, 1.094 nel 2008 e 1.167 nel 2009. La legge italiana stabilisce il principio del consenso o dissenso esplicito, per cui a chiunque è data la possibilità di dichiarare la propria volontà favorevole o contraria all’espianto. In mancanza di una esplicita dichiarazione espressa in vita, i familiari possono presentare opposizione scritta al prelievo durante il periodo di accertamento di morte, oppure acconsentire alla donazione di organi.
(Pietro Vernizzi)