La compagnia Delta Air Lines ha inserito i bulldog nella sua lista di animali che non possono salire a bordo. E la scelta è stata accolta favorevolmente dai difensori dei diritti degli animali, dopo una serie di tragici incidenti che hanno coinvolto la razza canina.

STRAGE DI BULLDOG – Dei 16 animali morti sui voli Delta nel 2010, sei erano bulldog. Lo rivela l’Atlanta Journal-Constitution, che lo scorso gennaio aveva riferito del brusco incremento di questi episodi che hanno coinvolto gli animali sugli aerei Delta, osservando che i bulldog sono tra quelli più colpiti dai rischi del volo. Tanto che lo scorso febbraio Delta aveva annunciato che non avrebbe più portato bulldog americani, inglesi e francesi, sulla base dei suoi dati statistici relativi alle morti di animali avvenute l’anno scorso.



PROBLEMI RESPIRATORI – Il portavoce di Delta, Anthony Black, ha affermato che la compagnia aerea ha individuato delle conseguenze per la salute che coinvolge gli animali suscettibili a problemi respiratori. Aggiungendo che in alcuni casi, quei cani sono morti durante i voli quando altri cani tenuti nello stesso spazio sono arrivati vivi. Michael Markarian, funzionario capo operativo dell’Humane Society degli Stati Uniti l’ha definita una «risposta sensata» ai problemi cui vanno incontro molti cani e gatti dal muso corto, inclusi bulldog, carlini e gatti persiani. Questi animali possono avere difficoltà respiratorie, specialmente nelle stive.



ANIMALISTI SODDISFATTI – E ha aggiunto Markarian: «Ci fa piacere che Delta sia attenta e responsabile per quanto riguarda le preoccupazioni per il benessere di animali come i bulldog». Anche altre importanti compagnie aeree hanno restrizioni sul portare a bordo i bulldog e alcune altre razze canine, o addirittura si rifiutano del tutto di portare animali nei cargo. AirTrain Airways e Southwest Airlines, per esempio, accettano solo animali che riescono a entrare nel «portapacchi» da inserire sotto al sedile. American Airlines invece ha smesso di portare i cani e i gatti dal naso piatto a partire dallo scorso novembre. Quando il clima è caldo, anche Delta ha delle restrizioni ad ampio raggio su questo tipo di animali, inclusi pit bull, carlini e gatti persiani, sia nei bagagli da consegnare al momento del check-in sia nei cargo.



BULLDOG OK SUI VOLI ALITALIA – Secondo quanto indicato sul sito web di Alitalia, e confermato dal centralino della società, sulla compagnia aerea italiana non esistono invece limitazioni per bulldog, carlini, gatti persiani, né per qualsiasi altra tipologia di cani e gatti. L’unica regola adottata da Alitalia è infatti che gli animali il cui peso è inferiore ai 10 chili, incluso il trasportino e il cibo per gli animali, possono entrare in cabina dietro pagamento di un supplemento. Gli animali tra i dieci e i 75 chili devono invece essere inseriti nella stiva, a condizione che ci sia disponibilità di spazio. Alitalia chiede inoltre ai passeggeri con cani e gatti di portare con sé il documento del vaccino antirabbia e il passaporto rilasciato dal veterinario, mentre l’animale deve recare un tatuaggio leggibile o un sistema elettronico di identificazione.

NIENTE ANIMALI SU EASYJET – EasyJet vieta invece il trasporto di animali vivi, inclusi cani, gatti, insetti, rettili e qualsiasi altro tipo di animale. Unica eccezione consentita, i cani guida per i ciechi sui voli con destinazione e partenza in Europa continentale, in Sicilia, in Sardegna e alle Isole Baleari. Vietato invece far salire in aereo i cani guida per ciechi sui voli diretti nel Regno Unito e in Marocco.

LA LISTA OFF-LIMITS DI AIR ITALY – Air Italy al contrario ammette il trasporto di qualsiasi specie di gatto e solo di alcune specie di cani. Come nel caso di Alitalia, gli animali fino a 10 chili possono essere portati in cabina e tenuti in una gabbia sotto al sedile, mentre quelli superiori ai 10 chili devono essere collocati nella stiva. E’ vietato il trasporto dei bulldog americani, mentre è consentito quello della specie più diffusa dei bulldog inglesi, nonché di quelli francesi. Off-limits anche una lunga serie di specie di cani da combattimento: Pitbull-Terrier, American Pitbull, American Staffordshire Terrier, Staffordshire Bullterrier, Bullterrier, Dogo Argentino, Fila Brasileiro, Kangal (Karabash), Kaukasian Owtscharka, Mastiff, Mastino Napoletano, come da disposizioni del Ministero della Sanità.

 

(Pietro Vernizzi)