In Nepal basta pestare la gamba di una persona per violare un importante tabù sociale. E se di solito chi è originario del luogo tende a scusare gli stranieri, un turista spesso non si rende neanche conto della gravità della gaffe. Ma non è la sola regola da rispettare quando ci si reca all’estero. Ecco di seguito il significato di dieci gesti nelle culture di tutto il mondo, stilata da Robert Reid per il sito web Lonely Planet.



1. ATTENTI AI PIEDI – In Asia, non bisogna mai toccare qualsiasi parte del corpo di un’altra persona con i piedi, che sono considerati la parte «inferiore» dell’essere umano. Se vi capita di farlo involontariamente, scusatevi toccando la mano dell’altra persona e quindi la vostra testa. Non puntate i piedi in direzione di oggetti o di persone, non appoggiate i piedi sulla sedia o sul tavolo dopo esservi seduti.



2. TESTA E CAPELLI – Sempre in Asia, occorre evitare di toccare le persone sulla testa o di increspare i loro capelli. La testa da un punto di vista spirituale è la parte «superiore» del corpo. Non sedetevi quindi sui guanciali destinati ad appoggiarvi la testa, in quanto si tratta di una variante di questo tabu.

3. GESTI NELLE FIJI – La stretta di mano è stata introdotta nelle isole Fiji nel 19esimo secolo da persone provenienti da Tonga, e rapidamente è diventata un’abitudine molto comune. Una stretta di mano calorosa può essere decisamente prolungata, anche per l’intera durata della conversazione.



4. CUSCINI DEI MONACI – In Nepal, è un segno di maleducazione camminare sulle gambe distese di un’altra persona. Evitate quindi di farlo, e spostate le vostre gambe quando qualcuno desidera passare. Inoltre non appoggiate i piedi e non sedetevi sui cuscini dei monaci all’interno o vicino ai templi, neppure se nessuno vi è seduto sopra.

5. GALATEO IN PISCINA – Nei bagni giapponesi, chiamati onsen, lavatevi sempre prima di entrare nell’acqua. L’acqua è considerata contaminata se qualcuno non lo fa, un po’ come se qualcuno in Europa facesse la pipì nella piscina. Inoltre, usate un asciugamano per coprirvi le parti intime.

6. SUPERSTIZIONI – I russi sono convinti che stringere la mano sulla porta di casa porti sfortuna. Al punto che i ragazzi che consegnano le pizze a domicilio si rifiutano di ricevere i soldi sulla soglia. Il cliente deve quindi uscire di casa o invitarli all’interno dell’abitazione.

7. LINGUA TRA I DENTI – In India è possibile esprimere un grande apprezzamento nei confronti di una persona con il solo linguaggio del corpo. Quando qualcuno si avvicina a qualcun altro con la lingua tra i denti e raccoglie l’aria intorno alla sua testa con le mani rivolgendola verso di sé, significa che trova quella persona incredibilmente bella o straordinariamente intelligente.

8. INDICE E MEDIO – Non rivolgete mai l’indice e il medio della mano verso un’altra persona con il palmo rivolto verso di voi se vi trovate nel Regno Unito: è l’equivalente del medio in Italia. Mai quindi ordinare due birre con questo gesto in un pub inglese, a meno di rivolgere il palmo della mano verso l’esterno.

9. SALUTO MAROCCHINO – I saluti in Marocco possono durare fino a dieci minuti. Porgete la mano destra, quindi portate la vostra mano al cuore, per indicare il fatto che conserverete quell’incontro nel cuore. I buoni amici possono anche rivolgere quattro baci nell’aria, accompagnati da una serie di buoni auspici.

10. POLLICE IN ALTO – Il pollice in alto, che da noi è usato per approvare qualcosa o per fare l’autostop, è un insulto in Iran, Iraq, Nigeria, Filippine e Thailandia, dove ha lo stesso significato del nostro celebre «gesto dell’ombrello». Il segno «ok» è invece considerato un insulto in Turchia, Venezuela e in molti Paesi dell’America Latina.

 

(Pietro Vernizzi)