Un messaggio in bottiglia scritto in tedesco 37 anni fa è stato ritrovato sulle spiagge di Rimini. La protagonista della vicenda è Susanne Greber, una signora svizzera di 48 anni, di nuovo ospite per tre giorni nell’albergo Ancora dove tutto è cominciato quando lei era soltanto una bambina.
LETTERA PER IL FUTURO – Mentre stava trascorrendo le vacanze a Rimini con i suoi cari, Susanne vergò una lettera per il futuro, la sigillò in una bottiglia di vetro di Pepsi e la nascose sotto la sabbia. Come racconta Oscar Raffaelli, la cui famiglia gestisce ancora l’hotel Ancora, «c’era scritto in tedesco: “Sono una bambina di undici anni, sarei grata se mi potreste inviare qualche cartolina a Zurigo, se invece qualcuno trovasse questo messaggio prima, io alloggio alla pensione Ancora, mi trovate lì”». E aggiunge Raffaelli: «L’anno scorso, il 18 di agosto, Roberto Neri, un signore toscano che tutti gli anni quasi per scaramanzia scava una buca di un metro e mezzo a monte del bagno 79, ha trovato questa strana bottiglia quando ancora lo stabilimento si chiamava Fabriano. La storia ha attirato la curiosità di televisioni e giornali, allora con l’aiuto di un giornalista locale abbiamo provato a rintracciare quella che ormai era diventata una signora. Tramite una giornalista svizzera è stato pubblicato un annuncio e Susanne, che gestisce una specie di edicola, lo ha trovato».
TESORO IN UNA BOTTIGLIA – La signora Greber è rimasta così incuriosita da quella vicenda da decidere di ritornare a Rimini, dove alloggerà proprio nell’albergo in cui decise di spedire il suo messaggio in bottiglia 37 anni fa. E in suo onore sarà organizzata addirittura una festa, le sarà donata una targa speciale e a riceverla ci sarà anche Pietro Leoni, responsabile della direzione Turismo e Cultura del Comune di Rimini. Il quotidiano svizzero Blick ha intervistato Roberto Neri, 39 anni, che ha dichiarato: «E’ stato come trovare un tesoro». Insieme all’amico Roberto Sassolini, 44 anni, di professione ingegnere tecnico, e ai suoi figli Andrea (dieci anni) e Lorenzo (12 anni) hanno scavato una fossa profonda nella sabbia. Finché hanno trovato una bottiglia di Pepsi in vetro, al cui interno c’era una lettera arrotolata. Come rivela Roberto Neri, «la bottiglia non aveva coperchio. Ma la carta era ancora ben conservata». Il gruppo ha srotolato la lettera e ha letto il messaggio in tedesco. Ma a colpire il gruppo di turisti toscani è stata soprattutto la data: 26 luglio 1974. «Vorremmo inviare una cartolina a Susanne – ha subito detto Neri -, ma non sappiamo dove possiamo trovarla». Non è stato facile però ritrovare la donna, tanto che Neri ha deciso di contattare la televisione svizzera, che subito lo ha soprannominato «il cacciatore fiorentino di tesori».
MESSAGGI DAL MARE – Ma a dimostrazione del fatto che quello di Susanne Greber non è certo un caso isolato, c’è un sito che ha deciso di pubblicare on-line tutti i messaggi trovati nelle bottiglie che arrivano dal mare. Si chiama www.messaggidalmare.com, e spesso contiene dichiarazioni romantiche come la seguente: «Amore mio, nel mare sono nata, cresciuta, mi ha protetta, l’ho amato e odiato. Davanti a lui ho visto le stelle riflettersi, e i tuoi occhi possenti. Ti ho amato dal primo istante, vicino al grande blu, ci siamo dichiarati, sotto le stelle che ci hanno guardati. Ti amo, ora e per sempre. Lascio la mia eterna dichiarazioni al mare, lui che ci ha fatto incontrare. 22 gennaio 2007». Ma ci sono anche dei messaggi di presunti naufraghi su isole deserte: «Aiuto, sono intrappolato su un’isola… Tutto solo senza cibo e acqua, con questo mio luogo solitario per compagnia. Questa realmente è un luogo solitario. Prego, qualcuno mi salvi. TOD. Post scriptum: portatemi la luce del sole». In un altro messaggio, una bambina tedesca cerca degli amici: «Ciao, sono una passeggera della Minoanen Lines dalla Grecia verso l’Italia. Il mio nome è Marina e vengo dalla Germania. Sarei molto felice se mi scriveste». E aggiunge il suo indirizzo. A raccogliere le lettere è stato il 57enne Roberto Regnoli, medico di Termoli, che ha deciso di metterle on-line. Sul sito è possibile leggerne oltre 100. Ognuna di loro riporta la data del ritrovamento con tanto di fotografia.
(Pietro Vernizzi)