Twitter è sempre di più il fenomeno di punta dei social network. Nel 2011 infatti Twtter si è imposto con una crescita straordinaria di utenti che sta cominciando a fare seria concorrenza anche a Facebook. Soprattutto in Italia, perché in America e nel resto del mondo Twitter era già largamente usato. L’utilità del social network infatti è nota, come mezzo di comunicazione veloce ed essenziale, assai usato anche da molti dissidenti, ad esempio durante la rivoluzione egiziana, ma anche di altre nazioni oppresse da regimi dittatoriali così come dai politici e dai gironalisti. Lo usano i vip per comunicare i loro stati d’animi o fare commenti al limite del gossip, e adesso lo usano un po’ tutti. La sua caratteristica è che si ha a disposizione uno spazio limitato di sole 140 parole per esprimere il proprio pensiero. E proprio questo spazio limitato ha dato vita al nuovo fenomeno che sta avendo grande successo tra gli utenti italiani di Twitter. L’idea nasce da Sky, che l’ha pensata e proposta sul proprio sito ufficale lancando la sfida a tutti gli utenti che volessero cimentarsi con essa. Si chiama “Twittaserie” e la sfida è quella di descrivere con sole 140 parole le più popolari serie televisive usando  l’hashtag #TwittaSerie. Naturalmente in molti ne approfittano per ironizzare e il risultato in alcuni casi è molto divertente. Oggetto del Twittaserie sono fiction popolari come Sex in the City, il Dottor House, La signora in giallo, Beautiful, Dawson Creek, Buffy, Dexter, ma anche cartoni animati dell’infanzia come Heidi. Qualche esempio? “Uno zoppo malato picchia dei drogati”: chi è? Il Dottor House naturalmente che si è meritato anche questa “Medico cinico ti convince che non hai bisogno di cure”. E ancora: “Sopravvivono a un disastro aereo e poi boh non lo sanno nemmeno gli autori come è andata (“Lost”). La serie di vampiri “True Blood” viene invece definita così: “Vampiri succhiano un po’ di tutto e in ultima analisi anche un po’ di sangue”. “Il trono di spade” diventa ““Agli Stark spade e bastoni, ai Lannister coppe e denari”. Le mogli disperate di “Desperate hosuewives”?: “Avvenenti massaie americane lumano giovani giardinieri”. 



E infine il controverso “Sex and the City”: “New York è una città dove persino una cavalla riesce a fare sesso”. La sfida è dunque aperta a inventarsi le mini trame di solo 140 parole per descrivere le serie tv che vi piacciono o che odiate di più. A voi la scelta.

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