Nella notte fra sabato e domenica ritorna l’ora legale: lancette avanti di un’ora alle due di notte. E sono tante le curiosità legate al cambio dell’ora, che forse non tutti sanno. Anzitutto, a cosa serve l’ora legale? Leggendo Wikipedia non si può che sorridere. Citando testualmente l’enciclopedia online “Lo scopo dell’ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. L’ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente “sprecate” a causa delle abitudini di orario. Si consideri ad esempio una persona che dorma ogni giorno dalle 23 alle 7: d’estate il sole sorge ben prima delle 7, e quindi utilizzando l’ora legale è possibile sfruttare l’ora di luce dalle 6 alle 7 e ritardare di un’ora l’accensione della luce elettrica alla sera”. Beh, a questo punto, più utile sarebbe convertirsi al non risparmio energetico coatto come fanno in Russia, dove dal 2011 Medvedev ha stabilito che venisse totalmente abolita l’ora solare e fosse mantenuta tutto l’anno l’ora legale. Il motivo? Per l’ex premier, ora presidente, il cambio d’ora invernale causava troppo stress ai cittadini russi. Lo stesso ha fatto la Bielorussia mentre la più “ribelle” Ucraina ha prima condiviso la linea di Mosca salvo poi respingerla a novembre a favore della vecchia abitudine di spostare indietro le lancette. Più lontano, in nazioni ben più esotiche però, hanno seguito l’esempio russo e le Fiji nel 2000 e la Mongolia dal 2002 non hanno più l’abitudine di sistemare in avanti le sveglie. Abitudine che aveva adottato anche il Belpaese dal 1940 al 1948 a causa della guerra. In Africa, invece, così come in molti paesi dell’Asia, aggiustare gli orologi in avanti è un’abitudine scarsamente usata. In molti stati dell’Africa centrale non è mai stata applicata e, presumibilmente, non sanno nemmeno cosa sia. Stessa “ignoranza” applicata anche dalla Colombia, Guyana, Suriname e Guyana Francese. In Australia, già anticonformisti come gli inglesi che guidano a sinistra, vanno al contrario, invertendo l’entrata in vigore, da ottobre a marzo. La Svizzera si è uniformata all’Unione Europea solo dal 1981, prima non ne conosceva l’esistenza e i benefici che secondo Terna, operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica, l’Italia ha potuto risparmiare 644,4 milioni di kilowattora. Aveva, quindi ragione Benjamin Franklin, quando nel 1874 scrisse, già allora in un anticipato mood eco-frindly, che l’ora legale avrebbe portato benefici in termini di risparmio energetico. Nessuno purtroppo gli diede retta sino al 1907, quando costruttore inglese William Willet istituì il British Summer Time.
Fra i paesi che non adottano l’ora legale c’è il Giappone al quale le truppe americane tentarono di imporla, ma non ci fu nulla da fare. Anche il Ministero dell’Educazione è contrario all’introduzione perché, dicono, pregiudica l’attenzione degli studenti togliendo la concentrazione necessaria. Qualche anno fa, invece, l’Associazione Nipponica Scientifica del Sonno ha condotto una ricerca che dimostrerebbe i disturbi a cui andrebbero incontro i cittadini, quali insonnia e nervosismo, legati all’adozione dell’orario estivo.