Google sceglie di celebrare il giorno più romantico dell’anno con un nuovo doodle animato, una versione speciale del classico logo di Mountain View oggi trasformato in un vero e proprio Luna Park con tanto di ruota panoramica. Ma cosa c’entrano le giostre con il giorno di San Valentino? Il motivo è duplice: da una parte viene celebrato il romanticismo a cui inevitabilmente colleghiamo la ruota panoramica, dall’altra viene invece ricordato il 154esimo anniversario della nascita di colui che per primo ha progettato la maestosa giostra, l’ingegnere americano George Washington Ferris (da cui il nome ufficiale, utilizzato principalmente in Inghilterra, di questo storico marchingegno, “Ferris Wheel”). George Ferris nasce il 14 febbraio del 1859 in Illinois e si laurea presso il Rensselaer Polytechnic Institute, università specializzata in campo scientifico e tecnologico di Troy nello Stato di New York. Dopo la laurea Ferris comincia a lavorare nell’industria ferroviaria, allora in grande espansione, specializzandosi nella progettazione di ponti. Nel 1893 a Chicago viene organizzata la Fiera Mondiale Colombia e in questa occasione viene indetto un bando, per l’ideazione di un monumento che avrebbe celebrato i 4 secoli della scoperta dell’America. Doveva essere un monumento in grado di sfidare la grandiosità della Tour Eiffel di Parigi, che era stata costruita solo pochi anni prima, nel 1889. Ferris presentò diversi progetti che incuriosirono gli organizzatori della fiera, non senza sollevare molte perplessità sulla sicurezza di quel grandioso progetto. Ferris però non era tipo da lasciarsi scoraggiare, quindi coinvolse diversi rispettabili ingegneri americani che confermarono come la sua geniale idea fosse realizzabile senza problemi per la sicurezza del pubblico. Inoltre Ferris trovò diversi finanziatori locali grazie ai quali raccolse la cifra necessaria, stimata intorno ai 400 mila dollari. Forte di questi due sostegni, l’ingegnere ottenne l’ok per dare il via ai lavori: la ruota prevedeva 36 cabine, ognuna della quali conteneva 40 sedili girevoli per permettere ai passeggeri di ammirare comodamente il panorama, ogni cabina poteva ospitare 60 persone per un totale di 2160. La ruota era alta 80metri e ogni giro veniva completato in circa 20 minuti, durante i quali erano previste 6 fermate per permettere ai passeggeri di scendere e salire. La ruota venne smantellata e ricostruita in luoghi diversi fino al 1904, quando venne smantellata a St. Louis e il metallo con cui era stata costruita fu riciclato. Attualmente esistono diverse ruote panoramiche nel mondo e, a meno che non soffriate di vertigini, non si può negare che un momento romantico sia inevitabile se vi trovate in dolce compagnia, sospesi per aria, in una di quelle cabine, ad ammirare lo skyline di una bellissima città. 



Quello che ad esempio accade ai protagonisti di “Prima dell’alba”, pellicola del 1993 in cui i due protagonisti si scambiano il primo bacio nella Riesenrad  viennese. Sempre in Europa troviamo il London Eye, che offre la vista del Tamigi anche nelle ore notturne, e dove è ambientata una scena del film Wilmbledon, nella quale i due protagonisti prima si scambiano tenere effusioni e poi scatenano una rissa per saltare giù e disperdersi tra le strade di Londra alla prima fermata. Più umile è invece la ruota che vediamo nel film Grease, fatta di semplici seggiolini e non di cabine, e protagonista di una delle scene finali del film, in cui finalmente i due ribelli della situazione, Rizzo e Kenickie si dichiarano il reciproco amore. In effetti, all’interno di un luna park e di una ruota panoramica è ambientata anche una scena del film horror “Final Destination”, ma se avete in mente una serata romantica è decisamente meglio pensare ad altro.

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