Un rapporto della Polizia Postale e delle Comunicazioni e dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica sulle attività del 2022 evidenzia che la cybercriminalità è in aumento. Le tipologie di reati a cui i membri delle forze dell’ordine sono chiamati a far fronte sul web sono sempre più numerosi, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.
Per quel che concerne la pedopornografia online, gli episodi sono aumentati dal 3%, con ben 2.622 siti che sono finiti in black list su 25.696 controllati. In particolare, sono stati trattati complessivamente 4.542 casi, che hanno consentito di indagare 1.463 soggetti, di cui 149 tratti in arresto per reati connessi alla materia degli abusi tecnomediati in danno di minori, con un aumento di circa l’8% rispetto all’anno precedente. Inoltre sono stati trattati 424 casi per adescamento online, ai danni soprattutto di preadolescenti tra i 10 e i 13 anni. Non mancano però anche le vittime al di sotto dei 9 anni. In riferimento al fenomeno del cyberbullismo, invece, i numeri si sono ridotti, probabilmente per il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni.
Cybercriminalità in aumento: l’allarme della Polizia Postale sul terrorismo
Un altro dei reati della cybercriminalità in aumento nel 2022 evidenziato nel rapporto della Polizia Postale e delle Comunicazioni e dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica è quello relativo al terrorismo. Il continuo e vertiginoso incremento dell’utilizzo delle piattaforme di comunicazione online, social network e di applicazioni di messaggistica istantanea, ha infatti determinato un’allarmante diffusione di contenuti propagandistici riconducibili a quest’ultimo, sia di matrice islamista (jihadista, ISIS, Al Qaeda, Al Shabaab ed altre articolazioni locali), sia di formazioni suprematiste di estrema destra (neonazismo, neofascismo, tifoserie strutturate), nonché di estrema sinistra (movimenti di lotta armata, anarco/insurrezionalisti, antagonisti).
Essendo il fenomeno internazionale, le autorità italiane si ritrovano costantemente a collaborare con l’Internet Referral Unit (IRU) di Europol, Unità preposta a ricevere dai Paesi Membri le segnalazioni relative ai contenuti terroristici diffusi in rete e di orientarne l’attività. Le azioni portate avanti nello scorso anno sono state numerose. Una di queste ha condotto al deferimento alla giustizia di un uomo di 60 anni, residente nella provincia di Como, quale utilizzatore di un account Twitter, autore di due messaggi contenenti gravi minacce nei confronti del Capo dello Stato.